CATANIA – Da assemblea sindacale di sole due ore ad assemblea permanente con annesso annuncio di uno sciopero per il prossimo 16 e 17 giugno. È quanto accaduto ieri durante l’assemblea sindacale prevista per le sole prime due ore lavorative di ieri 5 giugno 2017, a proposito dei pagamenti arretrati di 10 stipendi per le circa 60 lavoratrici dei due asili e due spazi giochi a Catania, di un asilo nido e uno spazio giochi a Misterbianco e uno spazio giochi a Motta, tutti facenti parte del distretto sanitario 16 di cui il comune di Catania è capofila.
Erano stati promessi loro almeno 5 stipendi dopo i necessari passaggi burocratici, ma ad oggi non si hanno notizie sulla concreta erogazione delle mensilità arretrate e stanche di aspettare, le lavoratrici stanno puntando i piedi perché vengano rispettati i loro diritti.
Seppure in assenza del recepimento del giusto compenso economico, le ausiliarie e le educatrici non hanno mai fatto mancare i loro servizi ai bambini. “Sono come i nostri figli, li vediamo crescere e non vogliamo certo che ci vadano loro di mezzo”, affermano insieme. Le difficoltà però non mancano e tutti lamentano tanta stanchezza oltre a lodare le famiglie che le sostengono.
“Non abbiamo grandi stipendi, ma sono importantissimi per noi. Se continuiamo così comunque – afferma Caterina La Rosa – tra non molto saremo obbligati ad andare a mangiare alla Caritas”. Le problematiche e le dinamiche familiari sono diverse e c’è anche chi non percepisce stipendio dal luglio dello scorso anno. È il caso dell’educatrice Simona Campanella che da quando nel luglio 2016 è andata in maternità, non ha percepito più nulla. “Spero proprio di non dovere rinunciare al battesimo di mia figlia che ho organizzato per questo mese rassicurata dal fatto che ci hanno promesso almeno 5 stipendi. Anzi – aggiunge – a me e a qualcun altro ne hanno promessi 7 perché quando l’azienda ha anticipato due mensilità le ha date solo a chi effettivamente stava lavorando in quel momento. Adesso dovremmo recuperare, ma il problema rimane”, dichiara.
Ausiliarie ed educatrici svolgono ruoli diversi ma si trovano a condividere la stessa stretta barca. “Ci sentiamo sminuite in quanto lavoratrici e avvilite in quanto persone. Non è corretto attendere così tanto lo stipendio, frutto del proprio lavoro”, afferma Stefania Germanò, ausiliaria.
I continui ritardi nei pagamenti sono dovuti al sistema di funzionamento dei Pac, piani d’azione e coesione, che prevedono il pagamento da parte del distretto in tranches solo a seguito di validazione della rendicontazione dell’ente gestore da parte dell’assessorato regionale e successivo provvedimento ministeriale. La prassi è lenta e complicata e fa si che trascorrano diversi mesi prima di essere espletata. Questo tempo però, corrisponde a ulteriori mensilità che si accumulano, pertanto è auspicato un aumento delle forze messe in campo.
A fronte di questa situazione i segretari dei sindacati Snalv, Antonio Santonocito, e Cgil, Gaetano Agliozzo, unitamente a tutte le associazioni datoriali, chiedono un urgente incontro con l’amministrazione “per trovare le necessarie e rapide soluzioni, perché è tutto assurdo” sostiene il segretario regionale dello Snalv Confsal Antonio Santonocito. “Dov’è l’interesse pubblico per queste lavoratrici che vogliono semplicemente che venga rispettato il loro diritto a ricevere lo stipendio?”, domanda.
In attesa di ricevere notizie dall’amministrazione comunque, i sindacati hanno anche proclamato uno sciopero per i giorni 16 e 17 Giugno 2017 con astensione totale dalla prestazione lavorativa, seppure con tutela delle prestazioni essenziali previste dalla normativa vigente.