Siracusa, 24 settembre 2014 – In riferimento all’operazione della Guardia di Finanza denominata “Doctor House” che ha portato alla individuazione di casi di assenteismo nell’Asp di Siracusa, il direttore generale Salvatore Brugaletta dichiara: “Riteniamo lodevole l’azione della Guardia di Finanza che ha consentito di rilevare situazioni di illegittimità all’interno dell’Azienda le quali, se comprovate dai dovuti riscontri, saranno punite consentendo di colpire quella parte residuale della Pubblica amministrazione che con il suo comportamento inficia l’attività di quanti invece adempiono quotidianamente al proprio lavoro con dignità ed onestà. Siamo peraltro costantemente impegnati ad assicurare la massima collaborazione a tutte le Forze dell’Ordine e alla Magistratura poiché è interesse comune, sia come cittadini che come Istituzioni, garantire il buon andamento della Pubblica amministrazione come dimostrato dalla pedissequa applicazione della normativa anticorruzione da parte di questa Azienda in tutti i settori dell’attività istituzionale. L’Asp di Siracusa da tempo mantiene costantemente rapporti di collaborazione con le Forze dell’Ordine per l’accertamento e la segnalazione agli organi di competenza di situazioni illecite che possano verificarsi nel settore sanitario, con l’obiettivo di ridurre eventuali fenomeni causa di danni erariali. E ciò non soltanto nelle prestazioni lavorative del personale dipendente ma anche nella esenzione ticket, nelle procedure amministrative di acquisizione di beni e servizi, nella gestione e vigilanza di beni e farmaci in dotazione alla struttura nei singoli reparti e nei locali di stoccaggio, nell’esercizio di attività mediche da parte del personale in regime di libera professione intramuraria e nell’erogazione di prestazioni sanitarie a singoli utenti. L’operato di oggi è un forte segnale di speranza per i cittadini onesti poiché conferma che in questo territorio sono presenti Istituzioni che perseguono la trasparenza e la legalità ed è un monito per chiunque metta in atto tentativi di piegare gli interessi pubblici a vantaggio di quelli privati”.