Siracusa, 10 novembre 2015 – Il Castello Maniace ha fatto da sfondo a un confronto tra esperti di Medicina del dolore nel congresso “Il dolore neuropatico: dalla diagnosi patogenetica alla terapia”. Qualificati esponenti dei centri di terapia del dolore della realtà regionale e nazionale si sono confrontati sul tema del dolore neuropatico, una delle entità nosologiche più complesse sul piano patogenetico, clinico e terapeutico.
Oltre 70 medici specialisti neurologi, neurochirurghi, anestesisti, psichiatri e medici di medicina generale, coinvolti trasversalmente nella presa in carico del paziente con dolore, hanno approfondito il tema delle principali neuropatie dolorose croniche che si presentano in corso di malattie neurologiche o a seguito di interventi chirurgici o trattamenti chemioterapici.
Importante l’affluenza dalle diverse province siciliane, grazie anche alla presenza di nomi di fama internazionale come Enzo Molina, docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Parma e Paolo Marchettini, responsabile dell’Unità operative complessa di Medicina del dolore del San Raffaele di Milano e Carmelo Costa, consigliere regionale Federdolore che rappresenta oggi in Italia la maggioranza dei terapisti del dolore ed è inoltre la Società scientifica ufficialmente autorizzata ad interloquire con il Ministero della Sanità sulla realizzazione della Legge 38.
Paolo Tralongo, direttore dell’Unità operativa di Oncologia Medica dell’Asp di Siracusa ha trattato la problematica delle neuropatie conseguenti a trattamenti chemioterapici, con particolare riferimento al percorso di malattie di pazienti lungo sopravviventi.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta è intervenuto ribadendo l’interesse dell’Azienda a fornire un’assistenza di qualità a un maggior numero possibile di cittadini “fragili” e l’importanza della tutela nella presa in carico dei pazienti afferenti alle reti di terapia del dolore e cure palliative, in qualsiasi setting assistenziale, fornendo una stima dell’incremento che nell’ultimo anno hanno subito l’assistenza domiciliare e residenziale ai pazienti terminali a Siracusa e provincia.
“Oggi sono molteplici gli strumenti a nostra disposizione per il trattamento di questa patologia e quando i farmaci falliscono i risultati migliori si ottengono con la neurostimolazione e la neuromodulazione elettrica, procedure mini-invasive altamente specialistiche, che ormai è possibile effettuare anche presso il centro di terapia del dolore della nostra provincia” ha sottolineato Marilina Schembari, responsabile dello Spoke di terapia del dolore del presidio ospedaliero A. Rizza di Siracusa.