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Aziende agricole Acate, Vittoria e Comiso hanno preclusa possibilità costituirsi in Gal

L’On. Orazio Ragusa presenta una interrogazione a Cracolici per fare rimuovere la discriminazione

ACATE, VITTORIA e COMISO – L’intero territorio della Valle dell’Ippari, formato dai territori dei comuni di Acate, Vittoria e Comiso, ricade in un territorio classificato “B”. Questo preclude la possibilità per le oltre cinquemila aziende agricole che vi operano, con oltre mille ettari di superficie coltivata, di potersi costituire in Gal, i Gruppi di azione locale. Ciò al fine di partecipare ai bandi previsti dalla programmazione comunitaria 2014-2020. Per capire come stanno le cose, considerato che si tratterebbe di una penalizzazione pesantissima, l’on. Orazio Ragusa ha presentato una interrogazione urgente all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici. “Il territorio ipparino – spiega l’on. Ragusa – stando a quanto ci è stato confermato in via ufficiosa dagli uffici dello stesso assessorato regionale, sarebbe escluso interamente in quanto, ancorché ricompreso nella vecchia programmazione 2007/2013, non risultava inserito in alcun Gal costituito in quel periodo, quindi discriminando, di fatto, ora come allora, la possibilità di partecipazione a tale strumento di programmazione. Inutile dire che il comparto agricolo di questa zona della Sicilia necessita di interventi strutturali, immediati e indifferibili, per affrontare le nuove sfide d’ambito del mercato europeo ed extraeuropeo attraverso un maggior grado di innovazione. Ho presentato l’interrogazione per ottenere dall’assessore regionale delle risposte su quale sia la corretta interpretazione volta a risolvere l’incertezza derivante dalla formulazione del recente bando sulla misura 19.1, del Psr Sicilia 2014/2020, per la selezione dei partenariati pubblico-privati concernenti la costituzione dei Gal. Una selezione che sembrerebbe estromettere di fatto i territori definiti “B” ovvero aree rurali ad agricoltura intensiva di cui fa parte il territorio ipparino. Abbiamo chiesto a Cracolici quali sono le azioni che l’Amministrazione regionale e l’assessorato intendono perseguire per porre rimedio alle problematiche in questione, al fine di poter rassicurare la popolazione che ad oggi vive in quest’area con preoccupazioni pesantissime. Tutto ciò in considerazione anche dell’imminente scadenza del bando fissata al 10 giugno prossimo, superata la quale, al territorio in questione, verrebbe preclusa la possibilità di costituirsi in Gal per l’intera durata della programmazione Psr ovvero fino al 2020″.

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