Con l’assemblea di ieri tenutasi ad Agrigento si è conclusa la consultazione dei lavoratori bancari siciliani in merito all’approvazione dell’ipotesi d’accordo contrattuale stipulata da tutti i sindacati, unitariamente, con l’ABI in data 31 marzo ultimo scorso.
Nella nostra Regione come si evince dai verbali redatti dalle sigle sindacale c’è stata una partecipazione alle assemblee di oltre 3.000 lavoratori che dopo aver ascoltato la relazione ed i vari interventi hanno espresso il loro voto.
In due province, Agrigento e Caltanissetta, si è determinata l’approvazione unanime mentre nelle altre provincie ci sono stati pochi voti contrari e qualche astensione.
Ecco i dati dei voti favorevoli all’ipotesi d’accordo espressi nelle assemblee aziendali e di piazza:
Agrigento: 100%, Caltanissetta 100%, Siracusa 99,71%, Ragusa 99,55%, Trapani 99,5%, Catania 99%, Messina 98,65% , Palermo 98,12%, Enna 97,36%.
La media siciliana dei bancari che hanno approvato il nuovo contratto è determinata al 99%, un po superiore a quella nazionale che supera di poco il 96%. Percentuali definite bulgare dai mass media nazionali che fanno onore ai sindacalisti impegnati al tavolo negoziale ABI per 18 mesi e ai lavoratori che hanno risposto in massa alle manifestazioni di protesta proclamate.
I bancari avranno, quindi, le tutele contrattuali fino al 31 dicembre 2018 e a questo punto si spera che le altre categoria produttive del paese non vengano dimenticate.