Utile ed indici di solidità in crescita
Domenica 24 aprile, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca Agricola Popolare di Ragusa ha approvato all’unanimità il bilancio al 31 dicembre 2015. Quest’anno i lavori assembleari hanno trovato ospitalità presso la struttura di Poggio del Sole Resort, sulla S.P. Ragusa-Marina di Ragusa.
Il Direttore Generale, Giambattista Cartia, ha dettagliatamente illustrato i dati del bilancio 2015, che ha chiuso con un utile netto di € 10,6 milioni, con un incremento del 32,03% rispetto al precedente esercizio. I dati patrimoniali mostrano una raccolta complessiva in crescita di 120 mln ed impieghi in leggero decremento, a fronte di prospettive di ripresa ancora molto deboli ed instabili. In questo contesto, a tutela della solidità aziendale, è proseguito il percorso di miglioramento del profilo creditizio, anche in virtù dell’incremento di tutti i rapporti di copertura dei crediti deteriorati, a garanzia della solidità della Banca. Nello specifico il rapporto di copertura complessivo sul totale dei crediti deteriorati è salito al 46,58% (43,90% nel 2014), contro un dato di sistema che, a giugno 2015 (ultimo disponibile), risulta essere inferiore (44,70%).
Il riparto dell’utile netto deliberato prevede la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario lordo di 1,00 euro, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente.
Sono state rinnovate le cariche sociali con la riconferma, per il Consiglio di Amministrazione, dei Consiglieri scaduti Bruno Canzonieri, Leone La Ferla e Giuseppe Manenti e con la nuova nomina dei Consiglieri Gaetana Jacono – amministratrice della cantina “Valle dell’Acate” – e del commercialista Dr. Angelo Firrito, in sostituzione dei Consiglieri cessati Rag. Salvatore Digrandi e Not. Giovanni Livia.
Nel corso dei lavori assembleari, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dr. Giovanni Cartia, nel riflettere sull’attuale situazione del sistema bancario italiano, prendendo le mosse dalla ricorrenza dei 140 anni dalla nascita dell’Associazione Banche Popolari, ha ribadito il ruolo essenziale che le Popolari hanno svolto e continuano a svolgere per lo sviluppo economico e sociale del paese. Dopo aver osservato come nell’attuale difficile contesto economico, con i bilanci delle banche zavorrati dal peso delle sofferenze, i rumors che hanno accompagnato le vicende legate al salvataggio delle quattro banche italiane hanno indotto azionisti e investitori ad atteggiamenti irrazionali, provocando in borsa crolli dei titoli bancari e situazioni di difficoltà sui mercati secondari delle banche non quotate, il Presidente ha concluso manifestando il proprio compiacimento per i numeri e gli indici espressi dal Bilancio della Banca, che la vedono “navigare in acque sicure e guadagnare la vetta delle classifiche relative agli indici di solidità. Gli indicatori che esprimono la solidità della Banca Agricola Popolare di Ragusa sono infatti pari al triplo dei minimi richiesti dalla normativa in materia: al 31/12/2015, il CET1, che esprime il rapporto tra il Capitale primario di classe 1 ed il totale delle attività ponderate per il rischio è del 24,31%, ancora in incremento rispetto al 22,57 dell’esercizio precedente”.
Approvato all’unanimità il Bilancio 2015
Utile netto di 10,6 milioni di Euro in incremento del 32,03% rispetto all’esercizio precedente. Distribuzione di un dividendo di 1,00 Euro per azione, con un incremento del 25,00% rispetto all’esercizio precedente.
Principali dati Patrimoniali
Raccolta diretta da clientela | € 3.778 milioni, con un incremento pari a 10,628 milioni di euro |
Raccolta indiretta da clientela | € 946 milioni, con un incremento pari a 109,772 milioni di euro |
Raccolta complessiva da clientela | € 4.720 milioni, con un incremento pari a 120,400 milioni di euro |
Impieghi verso clientela | € 3.083,685 milioni, al netto delle rettifiche di valore |
Patrimonio netto | € 732,260 milioni |
Indici di Solidità della Banca
Common Equity Tier 1 (CET1 – rapporto tra Capitale primario di classe 1 ed il totale delle attività ponderate per il rischio) | 24,31% contro un minimo obbligatorio del 7% |
Total Capital Ratio (rapporto tra il totale Fondi propri ed il totale delle attività ponderate per il rischio) | 24,64% contro un minimo obbligatorio del 10,50% |