Ragusa, 26 gennaio 2015 – Cabala o non cabala, il 17 non ha di certo portato fortuna alla Passalacqua Spedizioni che è caduta proprio alla diciassettesima giornata del massimo campionato di pallacanestro femminile. Alla vigilia della partita di ieri avevamo fatto riferimento a questa, per molti, sfortunata coincidenza; l’avevamo fatto anche quasi per esorcizzare quel 17. Al di là di questi ragionamenti sicuramente fantasiosi resta il dato di fatto che nulla ha a che vedere con cabala, susperstizioni ed altre disquisizioni non tecniche. Servono solo sdrammatizzare quello che, alla fin fine, un dramma – sempre sportivo ovviamente – non è.  Stiamo infatti parlando semplicemente di una sconfitta che, stando anche alla legge dei grandi numeri, primo o poi doveva arrivare. In questo contesto va quindi inquadrato il passo falso di Vigevano. Uno stop che nulla toglie allo straordinario campionato che stanno disputando le aquile biancoverdi, che restano, tra l’altro, saldamente ancorate alla prima solitaria posizione di classifica. Qualche riflessione questa sconfitta comunque la merita e chi può farlo meglio di coach Nino Molino?  ”Si sapeva già che non sarebbe stata una partita facile – commenta il tecnico della Passalacqua Spedizioni – perché i risultati di Vigarano erano sotto gli occhi di tutti. Detto questo, non è la singola sconfitta né il momento di flessione in generale che preoccupa, ma è chiaro che non dobbiamo tralasciare nulla per capire dove possiamo migliorare. Sicuramente dobbiamo trovare i nostri ritmi  che dopo la pausa si sono un po’ persi anche a causa degli infortuni ma anche perché diverse giocatrici non stanno attraversando il migliore momento della stagione. Ma se c’è una cosa da escludere è quella che la squadra giochi con sufficienza o che non sia concentrata. Siamo piuttosto una squadra che ha pregi e difetti e purtroppo quando nella stessa partita emergono più i difetti e non segnano diverse giocatrici, allora diventa difficile. Abbiamo tirato più di loro, 61 volte da due contro le 49 volte loro. Il problema sono state le percentuali. Avevamo iniziato bene, con un eccellente lavoro difensivo, poi sono uscite per falli Walker e Cinili e la squadra ha avuto un momento di sbandamento, e nonostante i time-out e i continui cambi non ci siamo ritrovati ed abbiamo permesso a Vigarano di mettere la testa avanti. Il secondo quarto ha molto pesato nell’economia della partita, abbiamo avuto buoni momenti ma abbiamo giocato a sprazzi, l’unica a tirare sopra il 50% è stata Walker, abbiamo anche fatto qualche scelta sbagliata nel finale”. Qualcuno fa riferimento ai pochi tiri liberi dalla lunetta concessi alle ragusane. Qualche decisione arbitrale, probabilmente, sarebbe da rivedere. ”Ma non dobbiamo cercare alibi – dice ancora coach Molino – dato che comunque Vigarano ha vinto meritatamente e ci sono anche i nostri demeriti in questa sconfitta. Dobbiamo crescere e migliorare, e questo passa anche attraverso il lavoro in palestra. Ci siamo meritati il primo posto dimostrando di essere la squadra che ha fatto meglio, e quindi vogliamo continuare ad inseguire l’obiettivo del primo posto al termine della stagione. Ma non dobbiamo mai dimenticare che se c’è un’anomalia è proprio quella che ci troviamo noi in testa alla classifica e ribadisco che solo chi non conosce il basket femminile può pensare che abbiamo un organico migliore di Schio o tanto superiore alle altre”.

 

Di Rino Durante

Rino Durante, giornalista professionista. Inizia la carriera giornalistica nel 1977 come collaboratore sportivo della redazione siracusana de "La Sicilia" diretta dall'allora caposervizio Pino Filippelli. Nel 1980 iscrizione all'albo dei giornalisti nell'elenco dei pubblicisti. Nei prima anni dell'attività è stato corrispondente da Siracusa de "La Gazzetta dello Sport", nominato dall'allora direttore Candido Cannavò. Dai primi Anni Ottanta viene nominato da Domenico Tempio corrispondente da Siracusa di Antenna Sicilia. Come cronista televisivo si occupa anche di cronaca nera, giudiziaria e politica. Settori di cui si occuperà in seguito anche come giornalista della carta stampata. Nel 1992 sostiene a Roma, con esito positivo, gli esami per giornalista professionista. Una volta andato in pensione Pino Filippelli, per decisione del direttore Mario Ciancio e dell'allora redattore capo centrale Domenico Tempio, assume la direzione della redazione siracusana de "La Sicilia". Nel giugno del 1996 viene trasferito a Ragusa, dove fino al dicembre 2010 svolge la propria attività giornalistica come caposervizio e responsabile della redazione provinciale iblea de "La Sicilia".

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