“E’ stato un momento riuscitissimo. Con la benedizione, all’ospedale Maria Paternò Arezzo, dei bambini del reparto di Pediatria. Nella giornata in cui si celebravano i santi innocenti martiri, un rito che ha assunto un significato molto particolare”.
Così il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, descrive i momenti intensi che hanno coinvolto il personale ospedaliero, i clown dottori, il Centro aiuto alla vita e alcuni componenti della cappellania ospedaliera, oltre al cappellano del Paternò Arezzo, don Salvatore Giaquinta.
“Abbiamo iniziato la santa messa – sottolinea don Occhipinti – con un canto che, per l’occasione, ho eseguito per i bambini. Poi, durante la celebrazione, i componenti del “Centro aiuto alla vita” hanno recitato, assieme a tutti i presenti, la preghiera di Madre Teresa di Calcutta sulla vita. E alla fine, dopo la benedizione siamo andati con i clown dottori a benedire i bambini dei reparti Neonatologia e Ginecologia. E naturalmente abbiamo portato con noi anche Gesù Bambino”.
Tanta la gioia nelle famiglie e nei bambini grazie ai giochi dei clown dottori dell’associazione “Ci Ridiamo Su”. Don Occhipinti ha centrato l’omelia della santa messa sulla vita soppressa, rivolgendo una particolare preghiera per i bambini di Gela, tragicamente uccisi nelle scorse ore, e per tutti i bambini che subiscono violenza fisica e psicologica e quindi la pedofilia.
E’ stato messo in luce, altresì, il pericolo per quei bambini le cui immagini sono postate sui social, oltre alle preoccupazioni sempre più presenti per la teoria Gender. Un riferimento anche ai bambini vittime delle guerre.
Gli appuntamenti con la Novena di Natale proseguono anche domani, venerdì 30 dicembre, con la messa e la benedizione delle famiglie nel reparto di Ostetricia del Maria Paternò Arezzo nella giornata dedicata alla Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
Il 31 dicembre, invece, in cappella, all’ospedale Civile, ci sarà il ringraziamento di fine anno. Dalle 16 alle 17 l’adorazione eucaristica e, a seguire, la celebrazione della santa messa con il canto del “Te Deum di ringraziamento”.
L’1 gennaio, giornata in cui si celebra Maria Santissima Madre di Dio, in cappella, alle 10, sarà celebrata la santa messa di inizio anno nuovo con l’affidamento dei malati alla Madonna.