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Bolletta energetica: Per famiglie italiane costi cresciuti del 25% in cinque anni

Analisi del Centro studi ImpresaLavoro

Negli ultimi cinque anni le famiglie italiane hanno visto crescere i costi per l’utilizzo dell’energia elettrica a fini domestici del 25,56%: è questo il risultato di una ricerca del Centro Studi ImpresaLavoro che ha studiato l’andamento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie in tutta Europa. L’analisi ha preso in considerazione i prezzi medi dell’energia fornita a consumatori domestici e il loro andamento dal 2010 ad oggi. Rispetto a cinque anni fa tra i 28 Paesi oggetti del monitoraggio solo in sei nazioni il prezzo dell’energia domestica è diminuito: Ungheria (-30,63%), Malta (-23,52%), Repubblica Ceca (-6,25%), Slovacchia (-4,24%), Cipro (-2,17%) e Svezia (-1,90%). In tutti gli altri casi la bolletta elettrica delle famiglie è cresciuta con aumenti anche consistenti: + 56,65% in Lettonia, +51,96% nel Regno Unito, +47,91% in Grecia, +40,43% in Portogallo. Tra le grandi economia cresce l’onere per le famiglie anche in Spagna (+30,73%), Francia (+25,29%), Germania (+22,52%) e, come detto, Italia (+25,56%).

Nel nostro Paese, quindi, il costo per l’energia elettrica domestica (tasse incluse) è passato da 0,1943 euro per kWh del 2010 a 0,2439 euro per kWh del 2015. Stimando nel 2015 un consumo medio annuo per famiglia di 2.579 kWh (Fonte: osservatoriofacile.it) si ottiene un costo a carico di ogni famiglia per la sola bolletta elettrica di 629 euro su base annua. A livello europeo solo in Irlanda, Germania e Danimarca l’energia costa di più che nel nostro Paese. Se la stessa famiglia, infatti, si trovasse a vivere in Francia risparmierebbe 203,61 euro su base annua; 73,50 euro se vivesse nel Regno Unito e 25,66 euro se vivesse in Spagna. In Germania, invece, il conto sarebbe più elevato: +131,40 euro.

Quelli descritti sono costi comprensivi di tasse e accise, che nel nostro Paese rappresentano il 38,79% del prezzo finale. Un dato superiore sia alla media dell’Area euro (37,85%) sia dell’Unione Europea (32,62%). Rispetto all’Italia, l’incidenza delle imposte risulta più elevata solo in Danimarca (68,38%), Germania (51,53%) e Portogallo (49,54%). Al contrario, il fisco pesa meno nella bolletta delle famiglie in tutte le altre economie continentali: Regno Unito (4,76%), Spagna (21,37%) e Francia (34,10%).

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