Borghi (Uncem): “Presto la legge sui piccoli comuni. Il senato acceleri i tempi. Borghi italiani non possono più attendere”
I piccoli borghi italiani hanno tutti i riflettori addosso. Vettori di questa grande e importante attenzione sono certamente “l’anno dei borghi” indetto dal ministro Dario Franceschini per il 2017, nonché aver rilanciato, nel programma “Alle falde del Kilimangiaro”, il concorso “Il borgo dei borghi”. “Oggi questi scrigni di bellezza, storia e cultura – commenta l’on. Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem e presidente dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della montagna – sono il cuore pulsante dell’Italia che sta imparando a guardare alle aree interne come luoghi dell’innovazione e della sperimentazione. Non più solo le grandi città sono fulcro di turismo e impresa. I piccoli borghi rappresentano il Paese migliore, quello che sceglie di guardare al futuro ripartendo dalla coesione delle comunità. Quello che mette in mostra le sue migliori perle e la sua immagine più bella, attraendo turisti e rendendo migliore la vita di chi vi abita tutto l’anno”.
“Avevamo visto giusto identificando nel nostro disegno di legge il principio per il quale le comunità che vivono nei piccoli comuni sono una risorsa del Paese e lanciando la proposta di investire nella rivitalizzazione dei borghi di Alpi e Appennini – prosegue l’onorevole Borghi – Pochi ci avevano creduto, mentre noi abbiamo insistito sensibilizzando politica e istituzioni e oggi si avverte con forza l’esigenza che i piccoli comuni, risorsa dell’Italia, abbiano una legge in grado di dare loro gli strumenti per governare questo nuovo fenomeno che li sta attraversando “. Oggi, infatti, questo patrimonio è al centro di grandi flussi di persone e di attenzione, e il disegno di legge nazionale dedicato alla valorizzazione dei piccoli Comuni, delle aree montane e dei centri storici, che vede primi firmatari Ermete Realacci ed Enrico Borghi, è la strada per dare un futuro di governance a queste aree. “Una proposta – prosegue Borghi – che mira a valorizzare i paesi che hanno fatto il Paese, a garantire servizi a chi vi abita, a combattere lo spopolamento e a incentivare la nascita di nuove imprese. Puntiamo sul turismo, sull’agricoltura e sui servizi ma anche sulla capacità dei territori rurali di definire un nuovo rapporto sussidiario con le aree urbane”. Il ddl è già stato approvato alla Camera dei Deputati. “Il Senato deve accelerare l’iter – sottolinea l’on. Enrico Borghi – Da vent’anni il Paese aspetta questa legge, importante e attuale, per gli Enti pubblici e per le comunità che animano i borghi”.