Sequestrati in Brianza dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali due cuccioli costretti a vivere in una piccola gabbia. Erano stati «presi per far giocare i bambini», ha spiegato agli operatori il detentore, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica per maltrattamento e detenzione incompatibile ai sensi degli articoli 544 ter e 727, comma 2, del Codice penale.
I cuccioli hanno circa tre mesi e sono ora ospiti del canile Fusi di Lissone e possono essere dati in affidamento temporaneo da chi vorrà regalare loro una vita serena (per informazioni: guardiemilano@oipa.org).
«Siamo intervenuti a seguito di una segnalazione che c’informava di questo triste contesto», racconta il coordinatore delle guardie zoofile di Milano, Monza e Brianza, Fabio D’Aquila. «Per capire se davvero i cani venissero tenuti in quel modo, siamo passati in borghese più volte in orari diversi, constatando che davvero i due piccoli passavano la maggior parte della giornata e della notte in una piccola gabbia nella corte dell’appartamento, talvolta esposti al sole».
A quel punto le guardie dell’Oipa sono intervenute effettuando il sequestro penale e denunciando chi li deteneva. In quel momento, i piccoli non avevano a disposizione neppure una ciotola d’acqua.
«Inizialmente non volevamo quasi crederci», continua D’Aquila. «I cani davvero vivevano praticamente sempre lì dentro, erano stati presi per i figli piccoli e quindi in alcuni momenti i bambini giocavano con i cani e nel resto del tempo venivano chiusi in gabbia, come fossero giocattoli da riporre poi nell’armadio».
L’Oipa invita a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e a rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.