Vittoria. 01/01/2021
Poter iniziare a scrivere indicando un anno diverso da quello che è appena partito per un viaggio senza ritorno, è già consolante e un augurio. Un anno disastroso, terribile, che tra i suoi contenuti nefasti annovera morti e tragedie. Buon Anno allora, buon Anno a te che leggi, buon Anno a chi non legge, buon Anno a chi c’è, buon Anno a chi non c’è perchè il virus lo ha portato via, o è “partito” per altre patologie.
Buon Anno a chi crede, buon Anno a chi non crede, non solo in un Dio, ma nella scienza, nella ricerca, nella collettività.
Buon Anno agli uomini e alle donne, soprattutto a queste ultime, oggetto spesso di violenza e morte, sempre più frequentemente provocata da uomini che fingevano di amarle.
Buon Anno ai neri, buon Anno ai bianchi, ai gialli e a tutti gli esseri umani della terra, qualunque sia il colore della pelle o il genere.
Buon Anno ai capi di Stato, al nostro e a chi, governando grandi potenze, pensa di essere il padrone dell’universo.
Buon Anno ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai volontari, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, a tutte le persone che si prodigano fino a donare la loro vita, per aiutarci. Buon Anno allo straordinario Francesco Bergoglio, poco importa che sia Papa o no, ciò che conta è il suo essere uomo.
Buon anno agli amici che ci hanno lasciato, Gianni, Saro, Angelo, Margherita che stanotte è venuta a trovarmi inaspettatamente e con il suo solito modo di fare, simpatico, allegro, gioviale, forse mi ha voluto informare che sta bene. Buon Anno a tutti gli altri che non ci sono più ma che non ho citato, altrimenti non finirei mai di scrivere.
Buon Anno ai giovani, ai meno giovani, agli anziani, ai bisognosi, a chi ha tanto denaro e pensa di avere tutto. Insomna, buon Anno a TUTTI. Noi di Italreport, vogliamo, crediamo e lottiamo insieme a Voi, perché questo 2021 sia l’Anno della rinascita per tutti.
A nome mio, dell’Editore, Giovanni Maria Spada e di tutta la Redazione, torniamo ad augurare BUON ANNO.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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