Calabrese (Pd): “Rimodulare i fondi non spesi della legge su Ibla”
Ragusa, 8 dicembre 2014 – “Occorre con urgenza una rimodulazione dei fondi non spesi della legge su Ibla. I pentastellati ragusani confermano di governare la città più per protesta che per proposta politico-programmatica”. Lo afferma Giuseppe Calabrese, dirigente regionale del Pd ed espressione del circolo “Pippo Tumino” dei democratici di Ragusa, facendo riferimento ai 27 milioni di euro bloccati relativi alla legge speciale in questione, tra cui sette milioni riguardanti il teatro La Concordia. “Molti ragusani – continua Calabrese – riconoscono l’errore commesso alle ultime amministrative di 18 mesi fa e sarebbero pronti a cambiare verso. A dimostrazione di quanto sopra detto, oltre alla chilometrica distanza tra amministrazione e cittadino, basta osservare lo sviluppo e la crescita della città in materia di opere pubbliche. Non esiste traccia. Vorremmo però soffermare la nostra attenzione e concentrare l’interesse soprattutto sulle risorse di una legge speciale, la 61/81, che oggi più di ieri, se qualcuno analizzasse a Palermo la capacità di spesa, potrebbe anche decidere di non rifinanziare più. Quindi, a prescindere dal dispositivo votato in Consiglio comunale qualche giorno fa per il piano di spesa della legge stessa, dove ho notato la totale assenza nella proposta presentata dalla Giunta di risorse appostate sulle incentivazioni destinate al recupero delle abitazioni private (e bene ha fatto il consigliere Tumino a presentare l’emendamento che modifica appunto la proposta su questo punto), rimane un elemento estremamente preoccupante e grave sia per l’economia locale, sia se riferito alla pretesa di ottenere il rifinanziamento della legge speciale su Ibla nei prossimi anni. Basta sottolineare che circa 20 milioni di euro dei precedenti piani di spesa risultano ad oggi non spesi per mancanza di progettazione e per manifesta incapacità a spendere da parte di chi oggi amministra la città, almeno in questa materia. Dopo 18 mesi di governo dei pentastellati, gli alibi sono finiti e rimettere in moto l’economia locale investendo risorse pubbliche sui lavori pubblici è dovere di chi governa la città. Questo problema esisteva in parte anche con la precedente amministrazione. Ma a differenza di quella attuale, per quanto riguarda le opere pubbliche, possiamo dire che ne ha realizzate diverse”. Calabrese, poi, aggiunge che “vorremmo capire, dopo la scelta secondo noi sbagliata, ma legittima da parte di chi oggi ha in mano il potere di amministrare la città, ovvero l’aver deciso di non procedere al recupero e al ripristino del teatro della Concordia, che cosa intende fare l’Amministrazione comunale con questi ulteriori 7 milioni di euro. Come fa un sindaco a non porsi questo interrogativo? Ecco perché riteniamo che serva con urgenza un piano di spesa che rimoduli i fondi non spesi della legge su Ibla, al fine di ridestinare somme che giacciono appostate su opere mai iniziate e che mai inizieranno a partire proprio dalle risorse economiche destinate al teatro negli anni precedenti senza che mai sia stato guardato il colore politico delle amministrazioni. Tale atto amministrativo servirebbe, anche, a far ripartire una buona fetta del settore edile e ad evitare che qualche parlamentare vada a verificare l’efficienza amministrativa in materia di spesa su questi fondi speciali destinati a Ibla, magari sollevando la questione a livello di Ars, mettendo a rischio il finanziamento della legge stessa”.