ROMA – L’inchiesta sui rapporti tra camorra e politica, che vede indagato anche il presidente del Pd campano Stefano Graziano, rappresenta un’altra conferma di come corruzione e collusione con le mafie siano diffuse ovunque e in modalità sistemica nel ceto politico”. Così Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile, che aggiunge: “Le procure fanno quel che possono ma non possono certo prevenire né tantomeno risolvere fenomeni sistemici, sempre più estesi, tanto che oggi la tangente o lo scambio di favori sembrano essere la norma e non l’anomalia. Occorre cambiare sistema, a cominciare dal sistema politico. Il sistema di oggi, quello renziano, tollera e legittima la criminalità esattamente come faceva il sistema berlusconiano ma lo fa con effetti più devastanti, perché prosciuga ogni spazio di dissenso e di resistenza costituzionale, perfino rottamando Costituzione ed indipendenza della magistratura. Il dato certo è che, al netto della propaganda e degli impegni non mantenuti, nulla è cambiato negli ultimi anni. Anzi, molto è peggiorato. Il sistema delle mazzette continua a proliferare e la corruzione dilaga senza argini perché tanto è sempre facile farla franca. Servirebbe subito una seria riforma della giustizia, a cominciare dalla prescrizione, ma – conclude Ingroia – per il governo il problema sono le intercettazioni e le ferie dei magistrati”.