Cani e bambini. Era dei comportamenti inversi: cani al passeggino e bambini al guinzaglio?
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un’inversione di tendenza nei comportamenti di alcune persone. Sempre più spesso vediamo infatti cani trasportati in passeggini mentre i bambini vengono tenuti al guinzaglio (si, esiste un guinzaglio per bambini!).
Ma cosa c’è dietro questa curiosa “moda”? E quali sono le implicazioni di questo rovesciamento di ruoli?
Cani come bambini?
Portare il proprio cane in passeggino è diventato un fenomeno piuttosto comune, soprattutto tra i proprietari di cani di piccola taglia o razze considerate “fragili”. Questa iper-cura può essere vista come un segno di affetto e compassione, ma alcuni esperti la interpretano come un sintomo di solitudine e di una società sempre più “malata” ed individualista. In un mondo dove le relazioni umane sono spesso superficiali e transitorie, i cani possono rappresentare una fonte di amore incondizionato e compagnia fedele.
Ecco alcuni motivi per cui alcune persone portano fuori il loro cane in passeggino:
– Comodità: Per cani anziani, con problemi di salute e/o di motricità o semplicemente pigri, il passeggino offre un modo comodo e sicuro per fare una passeggiata senza sforzarsi troppo.
– Protezione: In ambienti affollati o caotici, il passeggino per cani può aiutare a proteggere il cane da stress o contatti indesiderati con altri cani e/o persone.
– Igiene: Il passeggino evita che il cane si sporchi o contragga infezioni da germi e batteri presenti sul terreno.
– Coccole: Per alcuni proprietari, il passeggino rappresenta un modo per dimostrare amore e coccolare il proprio cane (che sia cucciolo o adulto), offrendogli una posizione comoda e riparata.
Bambini al guinzaglio: sicurezza o controllo eccessivo?
L’uso del guinzaglio per i bambini, invece, è più controverso e suscita diverse opinioni. I sostenitori di questa pratica la vedono come un metodo per garantire la sicurezza dei propri bambini, soprattutto in luoghi affollati o pericolosi. Il guinzaglio impedisce di allontanarsi o perdersi, e permette ai genitori di tenerli sempre sotto controllo in modo più efficace.
Tuttavia, questa pratica può avere delle conseguenze negative sullo sviluppo sociale e psicologico dei bambini. Impedisce loro di esplorare il mondo in autonomia, di sviluppare il senso di indipendenza e di imparare a gestire i rischi. Inoltre, può trasmettere ai bambini il messaggio che sono incapaci di badare a se stessi e che hanno bisogno di essere costantemente sorvegliati!
Viviamo in un era d’inversione di ruoli tra cani e bambini ed è un fenomeno che invita a riflettere sul rapporto con gli animali domestici. È importante trovare un equilibrio tra la cura e la protezione dei nostri cani e la libertà e lo sviluppo dei bambini.
È fondamentale ricordare che cani e bambini non sono oggetti, ma esseri viventi con determinati bisogni. I cani possono essere compagni meravigliosi, ma non devono sostituire le relazioni umane! Dobbiamo rispettare l’individualità e l’ autonomia di entrambi, educandoli a una convivenza armoniosa e basata sul reciproco rispetto.
L’ essere umano invece di concentrarsi su mode passeggere (dove spesso si esaltano carenze sociali e psicologiche) dovrebbe impegnarsi a creare un ambiente sicuro e stimolante sia per i propri cani che per i bambini, dove entrambi possano crescere e svilupparsi in modo sano!
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