Caos sanità iblea, il sen. Giovanni Mauro: “Sostituire Aricò”
“Per quanto riguarda il Nuovo Ospedale di Ragusa, mi chiedo a cosa dovrebbero servire questi pannicelli caldi, come commissioni di indagine e sopralluoghi promossi da alcuni esponenti del centro sinistra ibleo? Si è capita o no la gravità di quanto sta accadendo a Ragusa e che la tutela della salute dei cittadini è messa a rischio seriamente da questa situazione? “
Ad affermarlo il sen. Giovanni Mauro, commissario di Forza Italia per la provincia di Ragusa e segretario alla Presidenza di Palazzo Madama.
“Si deve intervenire immediatamente – incalza Mauro – per sostituire il direttore generale dell’Asp 7, Maurizio Aricò, il quale, in questo momento, non può avere in nessun modo il sangue freddo manageriale necessario a gestire la vastità del problema. E’ un uomo sotto scacco, da più fronti: ormai il personale gli è contro; ci sono delle indagini in corso da parte della Guardia di Finanza; il sistema complessivo della sanità provinciale, ogni giorno che passa, precipita sempre più in una condizione di inefficienza che rischia di non poter essere più risolta se non tra molti e molti mesi; i posti letto negli altri ospedali della provincia sono insufficienti a gestire anche il carico proveniente dal bacino della città capoluogo di provincia e i cittadini, giustamente, hanno paura per la propria salute nel caso, malauguratamente, dovessero avere necessità di cure mediche”.
Ed aggiunge:”Si istituisca, senza perdere ancora altro tempo, una task force in grado di fornire soluzioni concrete ai cittadini che purtroppo sembrano essere proprio i grandi dimenticati di questa incresciosa vicenda.
Ci sarà un momento, spero non troppo lontano, nel quale si individueranno i responsabili di questa storia, ma al momento a chiunque si chieda interessa avere certezze riguardo al proprio diritto alla salute. A questo punto, per accelerare i tempi, potrebbero non essere più l’assessorato regionale alla Sanità o il Ministero alla Salute a dover intervenire, perché questa grave e caotica circostanza sembra avere tutte le caratteristiche per essere considerata materia di Protezione Civile”.
“Alla sostituzione del direttore generale – conclude Mauro – si affianchi l’intervento della Protezione Civile con i propri mezzi e strutture, quelle mobili per gestire le emergenze, penso ad esempio a un ospedale da campo per far fronte almeno alle maggiori criticità, in modo da sgravare gli altri nosocomi dall’eccessivo flusso di pazienti e trovare il tempo per ripristinare condizioni di operatività e standard accettabili in uno dei due ospedali di Ragusa, preferibilmente proprio quello nuovo”.