Roma – “È chiaro che siamo innanzi ad uno dei momenti più difficili per il settore dalla sua nascita ad oggi. Le crisi si sono intensificate. In meno di 20 giorni, dal 19 dicembre all’8 gennaio sono stati sottoscritti 3 accordi “tampone” che hanno messo in sicurezza temporaneamente circa 2000 persone in stragrande maggioranza operanti nel mezzogiorno del Paese. 1000 circa per Abramo CC tra Calabria e Sicilia, 500 circa per Almaviva di cui il 90% operanti in Sicilia e 450 circa Callmat in Basilicata.” Cosi ha commentato Daniele Carchidi SlcCgil l’esito degli accordi fatti nell’ultimo mese del 2024. “Sono accordi che servono oggi a calmierare una crisi evidente e sempre più intensa dell’intero settore, dove a pagare sono sempre i lavoratori quelli più esposti soprattutto con salari bassi e diritti sempre più fragili. Ci troviamo a seguire, quotidianamente, una crisi che si intensifica e consideriamo le risposte del governo miopi ed insufficienti.
La soluzione deve essere strutturale, trovandoci innanzi una crisi di sistema, mettere toppe, affrontare le crisi emergenza per emergenza non è il metodo corretto. E senza interventi normativi che mettano in sicurezza il comparto, ci troveremo sempre di più con aziende che proveranno a trovare soluzioni fantasiose come l’applicazione di contratti capestro, sottoscritti da organizzazioni sindacali datoriali e sindacali scarsamente rappresentative.
Il ccnl delle telecomunicazioni deve essere riconosciuto formalmente come il contratto di riferimento per il settore Crm/Bpo. La convocazione del tavolo di settore al Mimit il prossimo 12 febbraio non dovrà essere un tavolo interlocutore, le rivendicazioni del sindacato per mettere in sicurezza il comparto sono note da tempo, e siamo pronti ad una nuova mobilitazione per sostenerle.”

Di Redazione

<> Invia i tuoi comunicati a redazione@italreport.it <>

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
RSS
Follow by Email