Vittoria (RG) Sicilia
17 dicembre 2015
Carmelo Comisi, responsabile del Movimento Movis, scrive una toccante e significativa lettera all’intramontabile e amato Babbo Natale.
La riportiamo integralmente per due validi motivi: il primo, per il modo ineccepibile in cui è scritta, il secondo, per le motivazioni che lo spingono a scrivere al vecchietto più amato del mondo.
Allora non ci resta che ringraziare Carmelo e auspicare che quanto da lui richiesto, ben presto si trasformi, da sogno a realtà.

Caro Babbo Natale,

sebbene tu sia lappone mi rivolgo a te perché in questo periodo sei la persona più influente alla quale ci si possa rivolgere, certo, a pensarci bene, il festeggiato non sei tu ma visto che quell’altro è un bambino preferisco chiedere a te, se non altro per rispetto alla tua canizie.
La prossima settimana sarà la notte in cui porterai i regali entrando dai camini e, sebbene qui a Vittoria camini ce ne siano pochi, sono sicuro che saranno diverse le persone che riceveranno dei regali, magari non da parte tua ma di sicuro li riceveranno. Purtroppo però viviamo in un periodo brutto, in particolar modo nella nostra città: molte persone non hanno lavoro, molti si arrabattano e parecchi di quelli che un tempo non avevano grossi problemi adesso arrivano a stento alla fine del mese. Quindi, da bravo cittadino, sinceramente mi preoccupo per loro e, sebbene difficilmente tu avrai in programma di visitare le loro case, e non esclusivamente perché sono povere e perciò prive di camino o di qualche altra forma di riscaldamento, ti prego di portare a loro quanto meno lo spirito del Natale; che non è certo quello fatto di suoni, luci e colori, guarnito magari da una pista sul ghiaccio in stile Rockefeller Center, bensì quello spirito di amore, solidarietà e condivisione di cui da diversi anni ormai Vittoria è sprovvista.
Ciò non significa che non mi interessi la pace nel mondo, la tutela delle minoranze e le altre cose che già in tanti ti chiederanno, così come non significa che passi in secondo piano la questione dei miei regali che almeno quest’anno, dato che sono stato buono, vorrei ricevere cospicui e costosi, però visto che sento la mia città non gestita opportunamente da chi dovrebbe, mi rivolgo a te.
Tra qualche mese mi auguro di poter avanzare di presenza le mie proposte di miglioramento a chi sarà chiamato ad amministrarci ma, per adesso, l’unica mia risorsa è questa lettera.
A pensarci bene un numero al quale mi è consentito di inviare degli sms, con una sempre viva ancorché aleatoria speranza di ottenere una risposta, ce l’ho, però per esperienza sono consapevole che tu, caro Babbo Natale, è più probabile che riesca a dar seguito alle mie richieste.
Ad ogni modo ti auguro buon lavoro e cerca di non dimenticarci.
Saluti.
Carmelo Comisi

Vittoria, 17 dicembre 2015

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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