Redazione Due, Carpi (Mo), 22 maggio 2015.- La Giunta comunale di Carpi nei giorni scorsi ha approvato il progetto definitivo esecutivo dei lavori che interesseranno la Pieve di Santa Maria in Castello, comunemente detta la Pieve della Sagra: l’edificio sacro, di origine antichissima, ricostruito da Matilde di Canossa in epoca romanica e poi rimaneggiato in epoca rinascimentale, necessita di piccoli interventi di restauro con rafforzamenti locali a causa di dissesti dovuti al sisma di tre anni fa. Si tratta di problematiche localizzate che non hanno leso l’integrità dell’edificio nel suo complesso ma comunque sulle quali bisogna intervenire: fessurazioni in alcuni punti delle mura e su alcune travi di legno, e lesioni all’ambone marmoreo che si trova nella navata sinistra della chiesa. Non è invece interessata da fenomeni di dissesto la Torre adiacente alla Sagra e che svetta sulla città a circa 50 metri d’altezza. La Giunta comunale ha stanziato per gli interventi di restauro, che prenderanno il via nelle prossime settimane, 70 mila euro, finanziati da fondi comunali provenienti dai rimborsi assicurativi post sisma. “Proseguiamo in questo modo nella valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico – spiega l’assessore al Centro storico Simone Morelli – con un altro importante intervento, tanto più se consideriamo che stiamo parlando di un monumento identitario per la città”.
Carpi. Finanziati i lavori di restauro della Pieve di Santa Maria in Castello.

DiSalvatore Cultraro
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Di Salvatore Cultraro
Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.