carmelo raffa

Una personalità politica che sconta una pena carceraria inflittagli con tanti dubbi dalla Magistratura italiana che ha accettato senza scalmanarsi ed inveire contro i Giudici la condanna a 7 anni di carcere.
Riscriviamo del caso di Totò Cuffaro  che grazie alla presa di posizione di una Donna che ha dimostrato coraggio e determinazione lo ha portato all’attenzione di tutti.
Il permesso negato a Totò vasa, vasa  dopo l’appello dell’ex Ministra Stefania Prestigiamo, la successiva condivisione di tanti esponenti dei partiti e l’apertura di un’indagine del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, è diventato un caso umanitario nazionale.
Ieri sera al TG 5 c’è stato un servizio su questo caso ed è stato intervistato il fratello dell’ex Governatore il quale ci ha confermato quello che tutti sanno e cioè che Totò Cuffaro nel carcere si è distinto per  una condotta esemplare.
Ed allora ci chiediamo perché gli sono stati negati i servizi sociali?
Perché addirittura gli si nega la possibilità d’incontrare, forse per l’ultima volta, la propria Madre anziana e malata?
Ieri sera abbiamo sentito le dichiarazioni di Giorgio Napolitano che ha confermato che si appresta a mettere la parola fine al proprio mandato.
Ci permettiamo insistere affinché prima di lasciare il Quirinale l’attuale Presidente della Repubblica spenda una parola nei confronti del caso che coinvolge  una Persona che  ha sbagliato ma per leggerezza e superficialità ma che riscuoteva in Sicilia la massima popolarità.
A Napolitano chiediamo anche: E’ giusto che la colpa di tutta la politica italiana la paghi Totò Cuffaro?

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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