Catania. All’Istituto Gemmellaro Il consu…maturo non rifiuta
L’iniziativa regionale di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti farà tappa nel capoluogo etneo anche il prossimo 6 maggio, quando si sposterà all’Istituto De Felice.
È approdato a Catania il progetto regionale Il consu…maturo non rifiuta, iniziativa di sensibilizzazione e formazione sul tema dei rifiuti, finanziata ai sensi della legge 388 del dicembre 2000, con fondi del Ministero dello Sviluppo economico e realizzata da sei associazioni dei consumatori.
Questa mattina presso l’Istituto Gemmellaro le seconde classi dell’indirizzo tecnico turistico hanno partecipato al workshop formativo, tenuto dai rappresentanti delle associazioni dei consumatori che hanno realizzato il progetto.
Dopo aver visionato un video contenente un excursus sulla storia dei rifiuti, le varie tipologie e i diversi tipi di smaltimento possibili, i dati su produzione e riciclaggio, i comportamenti virtuosi, Carmen Ferro e Emanuele Bonomo, presidenti rispettivamente di Assoutenti e di Adiconsum, associazione capofila del progetto, hanno condotto l’incontro formativo.
A portare i saluti il dirigente scolastico Pasquale Levi mentre l’augurio di buon lavoro è giunto dall’assessore comunale al ramo, Rosario D’Agata, quindi la presidente di Assoutenti ha sottolineato l’importanza della pratica della differenziazione, ma soprattutto della partecipazione attiva dei cittadini nella gestione dei rifiuti.
“Dobbiamo fare ciascuno la propria parte – ha detto ai ragazzi – comprendendo che la differenziata da sola non risolve il problema. Bisogna imparare intanto a produrre meno rifiuti e poi a riciclarli. Del resto anche le direttive europee delineano nuovi modelli di sviluppo e la necessità di un’economia cosiddetta circolare e alcuni commercianti si stanno adeguando: presso alcune profumerie, ad esempio, è già possibile ricaricare le boccette di profumo”.
Quindi il presidente di Adiconsum, Bonomo ha ricordato come il rifiuto da scarto possa diventare risorsa. “Nella nostra regione i rifiuti spesso sono visti soltanto come un problema e alla carenza culturale spesso si affianca anche quella infrastrutturale: in Sicilia, infatti l’impiantistica del settore è carente. Ma se cambiamo approccio, approdando a una logica di differenziazione e di riutilizzo, riusciremo a invertire i dati negativi che dalle nostre parti vedono l’83% dei rifiuti finire in discarica che è il peggior modo di gestirli”.
Il 6 maggio p.v. il progetto arriverà all’Istituto De Felice di Piazza Roma, intanto presso gli sportelli attivi sul territorio gli operatori delle sei associazioni (Adiconsum, capofila, Assoutenti Delegazione Sicilia, Unione dei Consumatori, Unione Nazionale Consumatori, Omnia e Consumatori Associati) offrono una continua e capillare attività di informazione, attraverso la divulgazione di brochure informative e fornendo risposte ai quesiti posti dai consumatori.