Catania. 08/08/2020
Poco prima nel quartiere di San Berillo nuovo, un ventiquattrenne era stato oggetto di un agguato che per fortuna non ha provocato vittime. Dopo meno di due ore nel quartiere di Librino, sei persone a bordo di scooter di grossa cilindrata, mentre si inseguivano tra le stradine piene di gente, esplodevano colpi d’arma da fuoco per colpirsi a vicenda. Alla fine il bilancio dello scontro è risultato tragico: due morti e quattro feriti. All’arrivo delle forze dell’ordine, per i due giovani rimasti sull’asfalto, non c’era più nulla da fare. Scene quelle registrate ieri a Catania, che spesso si verificano anche dalle nostre parti, per quanto riguarda gli scooter che si inseguono tra i pedoni ignari, per fortuna, fino ad ora, senza l’utilizzo di armi da fuoco. Molte persone si rivolgono a noi e comunque agli Organi di informazione, per chiedere agli organi preposti, un reale controllo di prevenzione, così come accade giornalmente con gli “inquinatori seriali” che bruciano di tutto, immettendo nell’aria, la micidiale diossina, fortemente nociva alla salute. Fino ad oggi, purtroppo, le richieste sono rimaste inascoltate. Nessuna accusa alle forze dell’ordine che non hanno uomini e mezzi sufficienti per presidiare la città e la frazione balneare, ma solo un forte richiamo a chi, in rappresentanza dello Stato, dovrebbe intervenire a livello centrale, per chiedere un reale potenziamento degli organici.
Non basta denunciare, serve agire e ottenere.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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