Catania, 13 febbraio 2015.- In una nota l’Amministrazione denuncia che il centrodestra ha fatto perdere al Comune di Catania e ad Asec Spa ben 25 milioni di euro di mancati rimborsi da parte dell’Authority e che il costo di cda e collegi sindacali si è ridotto, rispetto al passato, di oltre 170.000 euro all’anno più i 60.000 euro dati da InvestiaCatania ad alcuni presidenti. Appare ridicolo il tentativo del centrodestra di scaricarsi della responsabilità di aver messo in ginocchio le Partecipate caricandole di costi impropri e nominando vertici che le hanno ridotte in condizioni di gravi passività, in particolare Multiservizi, Sostare e Amt. Quest’ultima, dopo anni in passivo, grazie alle buone pratiche dei nuovi amministratori, ha chiuso l’ultimo anno in attivo e ha potuto consentirsi di assumere 40 autisti. Grazie alla lungimiranza dei lavoratori di Multiservizi, dove recentemente la Guardia di Finanza ha sequestrato documenti relativi al periodo 2009-2011, e Sostare, l’Amministrazione Bianco ha cominciato a far uscire queste società dalle secche. Quando si fanno i conti bisognerebbe ricordare infatti che il costo complessivo di cda e collegi sindacali si è ridotto, rispetto alla passata amministrazione, di oltre 170.000 euro all’anno. E in effetti anche di più visto che alcuni presidenti di Partecipate hanno ricevuto da InvestiaCatania ulteriori compensi per 60.000 euro.
Ma la mancanza più grave del centrodestra è stata quella dalla quale i consiglieri d’opposizione continuano a tentare di deviare l’attenzione agitando lo straccio rosso di questioni minime e peraltro infondate. Parliamo dell’enorme, dannosissima, omissione delle passate amministrazioni che “dimenticarono” di chiedere per l’Asec Spa la quota riconosciuta dal Garante per l’Energia agli enti investitori. L’Amministrazione Bianco lo ha fatto e riceverà due milioni e mezzo all’anno a partire dal 2014, ma il centrodestra ha consentito che il Comune di Catania e l’Asec perdessero in dieci anni ben 25 milioni di euro. E non vorremmo che questa “dimenticanza” fosse stata voluta per consentire, questa volta sì, una vendita a prezzi stracciati, di Asec Spa, così come votato dal centrodestra nel 2012. Questo anche per rispondere alla supposta “preoccupazione” dei consiglieri di opposizione che ci sia in atto una svendita dei “gioielli di famiglia”.
A questo proposito si registra anche lo sdoppiamento di personalità del consigliere Manlio Messina. Quest’ultimo infatti, nella passata consiliatura, il 19 novembre del 2012, aveva votato a favore della vendita, senza indicazione di alcun prezzo minimo, quindi, di fatto, una svendita, del 100% di Catania Multiservizi e Asec Trade, del 49% di Asec Spa e del 40% di Sostare e di Amt.
Per concludere, le Partecipate a giudizio dell’Amministrazione Bianco, rappresentano una grande risorsa per Catania, ma trasformarle, come vorrebbe l’opposizione, in un carrozzone senza un management capace di guidarle sul mercato, non servirebbe a salvarle, bensì a condannarle definitivamente. Concludendo, noi abbiamo già risanato l’Amt e abbiamo mantenuto in piedi, con il contributo dei lavoratori, Multiservizi e Sostare. Noi, nei tempi previsti dall’ultima legge di stabilità dello scorso dicembre, presenteremo il riordino del sistema delle Partecipate.
Tutto il resto è la solita trita polemica di bassa lega che serve a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle gravi magagne di cui abbiamo parlato.