RAGUSA – Da almeno tre anni il Laboratorio politico 2.0 insiste nel denunciare il rischio di chiusura definitiva della Discarica di Cava dei Modicani, programmata per il 22 luglio prossimo quando per l’ex Provincia Regionale non sarà più possibile prorogare l’ordinanza che ha consentito il funzionamento della struttura. E da altrettanto tempo insistiamo nel sostenere la necessità di procedere all’ampliamento dell’esistente.
Il quadro della situazione delineato dalla Fp Cgil è molto preoccupante e crediamo che sull’Amministrazione Piccitto ricadano colpevoli responsabilità che non si possono perdonare.
Si rischia non solo una nuova e imminente emergenza rifiuti, ma anche la perdita del lavoro per quelle unità impiegate presso la discarica e il conseguente aumento delle tasse per fare fronte ai maggiori futuri costi di gestione del servizio. Tutto questo in un periodo che – come ci dice una recentissima classifica de Il Sole 24 Ore – vede la provincia di Ragusa ai primi posti come indice di povertà.
Insomma, non possiamo permetterci che Cava dei Modicani chiuda sia perché è necessaria per accompagnare il progetto di raccolta differenziata spinta nella nostra città, scongiurando dunque l’emergenza rifiuti, sia per tutelare i lavoratori, sia, infine, per impedire che il servizio gravi sulle tasche dei ragusani più di quanto già non faccia.
Il Lab 2.0 sostiene la proposta della Fp-Cgil di promuovere una conferenza di servizio tra i sindaci dei Comuni montani, la Prefettura e gli uffici competenti della Regione per ottenere l’Autorizzazione di Impatto Ambientale che serve all’approvazione del progetto di ampliamento della discarica. Nell’immediato, infatti, non c’è altra soluzione all’ampliamento.
In ogni modo, chiediamo al primo cittadino di Ragusa di attivarsi celermente per l’individuazione delle soluzioni più opportune. Ricordiamo che siamo stati al fianco di Piccitto quando si è trattato di difendere Cava dei Modicani, ma non è più tollerabile essere sempre in condizione di continua emergenza.
Il Lab 2.0 rimane vigile e pronto a combattere.
Laboratorio politico 2.0