Cavalleria Rusticana. Sold out e prima produzione artistica della Fondazione. Replica prevista l’11 marzo. L’opera presentata stamani alla stampa
MODICA – “Cavalleria Rusticana”, prima opera lirica di Pietro Mascagni in un unico atto su libretto di Giovanni Targioni – Tozzetti e Guido Menasci, che andrà in scena sabato 21 gennaio alle ore 21.00, è stata presentata questa mattina nel foyer del Garibaldi alla stampa.
Si tratta di un evento unico per la città (il tutto esaurito è stato raggiunto in breve tempo rispetto l’apertura della biglietteria, compresa quella on –line) per almeno tre motivi: Dopo quasi cinquant’anni torna l’opera lirica al teatro Garibaldi.
L’opera è una produzione della Fondazione Teatro Garibaldi che ne ha finanziato la scenografia affidata al giovane artista modicano, Giuseppe Colombo, che ne ha localizzato in uno scorcio di Modica lo svolgimento della scena.
Esprime soddisfazione il direttore artistico della musica della Fondazione, il maestro Giovanni Cultrera, il quale sottolinea “l’importanza della rappresentazione al Teatro Garibaldi, di un’opera universale peraltro interpretata da un protagonista, nel ruolo di Turiddu, Antonio Intelisano che cura anche la regia che è un’artista di caratura internazionale.
Si è data dignità a un palcoscenico con grandi firme che consolida un progetto artistico che rilancia la presenza dell’opera al Teatro Garibaldi.
Ed è ammirevole che ciò sia il frutto di una vera sinergia tra gli artisti come Giuseppe Colombo e lo scultore Carmelo Candiano, entrambi facenti parte del gruppo di Scicli che con le loro opere danno un senso al dramma. Poi la grande novità dei costumi originali delle confraternite di Ragusa che sono abiti centenari”.
Il tutto esaurito ha spinto la Fondazione teatro Garibaldi a replicare riaprendo, sarà possibile tra quarantotto ore, le prenotazioni alla Cavalleria Rusticana che andrà nuovamente in scena sabato 11 marzo p.v. alle ore 21.00. Previsto, viste le richieste, il sold out in pochi giorni. I quattro quinti del pubblico della prima serata è costituito da spettatori provenienti da fuori città.
“Il significato delle messa in scena di un’opera lirica così importante, commenta Tonino Cannata, sovrintendente della Fondazione, lo danno i numeri e le richieste di replica che valgono più di un commento.
L’evento riunisce tre linee artistiche che sanno armonizzarsi come la musica- l’allestimento scenico e la mostra dei bozzetti – trenta- della scenografia (sarà inaugurata sabato 21 gennaio ore 16.00) dell’opera che peraltro rientra in quella serie di mostre d’arte inclusive dell’attività della Fondazione. Il mio ringraziamento va al sindaco per l’impegno assunto per garantire i lavori di restauro del palcoscenico che si sono resi necessari per rappresentare cavalleria Rusticana e altre opere che sono in programma”.
Giuseppe Colombo ha realizzato una scenografia “locale” per “Cavalleria Rusticana” riprendendo il portale della Chiesa di San Pietro mentre lo scultore Carmelo Candiano ha lavorato su una statua di Gesù (ispirandosi a quella del Carmine di Scicli) che sarà parte integrante della processione che si svolgerà in platea.
“Ho accettato con molto entusiasmo e passione, commenta Giuseppe Colombo, il progetto di costruire una scenografia di un’opera così importante e prestigiosa. Avevo già dimestichezza con la Cavalleria Rusticana avendo nel 1979 a Urbino nel mio corso di studi illustrato le novelle di Giovanni Verga”.
Antonino Intelisano, tenore e anche regista dell’opera si dichiara onorato di interpretare l’opera al Teatro Garibaldi: “mentre i grandi teatri chiudono, quelli piccoli, ma lo sono solo per dimensione, si promuovono e organizzano eventi universali. Il valore della scenografia è da Teatro di grande prestigio e nome. Tutti si sono dati da fare per realizzare questo progetto che porta la firma di quanti hanno reso possibile la realizzazione di quest’appuntamento. Credetemi sono più emozionato di quanto non lo sia nel recitare in un Teatro espressione di una grande città”.
Con un gruppo così coeso e unito come quello della Fondazione Teatro Garibaldi questi successi di pubblico sono da preventivare.
Il sindaco, Ignazio Abbate, valuta una grande risorsa, l’attività del teatro Garibaldi e di se ne occupa e che ormai travalica i confini del comprensorio per abbracciare città di altre provincie limitrofe.
“La gestione del Teatro è affrancata dall’intervento della politica avendo come sindaco e presidente della Fondazione piena fiducia nel gruppo dirigente e nei risultati che stanno producendo”.
Cavalleria Rusticana, durata un’ora e venti circa, ha questi personaggi interpreti:
Turiddu – Antonino Interisano, Santuzza – Marianna Cappellani, Alfio – Salvo Di Salvo, Lola – Manuela Cucuccio, Mamma Lucia – Linda Rogasi.
Saranno accompagnati dall’Orchestra Filarmonica degli Erei e dal Coro Sinfonico del Mediterraneo
All’interno della rappresentazione è prevista anche una processione che attraverserà la platea aperta da una statua del Cristo realizzata dallo scultore Carmelo Candiano. Tra i figuranti due interpretano i carabinieri e avranno il vestito originale di alta uniforme del 1930.
Prima di Cavalleria Rusticana e all’interno dell’intermezzo musicale si esibiranno i ballerini Aurora Licitra e Julien Lestel. Aurora Licitra è ragusana ma è stata ballerina a La Scala di Milano e adesso è prima ballerina – etoile a Marsiglia in Francia mentre Julien è primo ballerino dell’Opera di Parigi.
Va inoltre segnalata la collegata mostra di disegni e bozzetti di Colombo riguardanti proprio la scenografia nell’ambito del progetto Mas – Modica Art System.
CAVALLERIA RUSTICANA Libretto di Giovanni Targioli – Tozzetti e Guido Menasci – Musica di Pietro Mascagni .
Orchestra Filarmonica degli Erei – Direttore d’Orchestra – Michele Pupillo .
Coro Sinfonico del Mediterraneo – Maestro del coro – Maria Grazia Di Giorgio.
Coreografia – Aurora Licitra e Julien Lestel Direttore di palcoscenico – Sebastiano Ticli.
Scenografie – Giuseppe Colombo.
Allestimento scenico – Fondazione Teatro Garibaldi Modica.
Regia – Antonino Interisano.
In apertura LA GIOCONDA di Amilcare Ponchielli Balletto Danza delle ore con Aurora Licitra, prima ballerina della Compagnia Julien Lestel di Marsiglia.
Julien Lestel primo ballerino dell’Opera di Parigi .
La Trama
La storia è ambientata in un paese siciliano di fine ‘800 (Vizzini, CT). È il mattino del giorno di Pasqua: il giovane Turiddu, prima di partire per il servizio militare, giura il suo amore a Lola. Al suo ritorno (circa un anno dopo) però scopre che Lola s’è sposata con Alfio, il carrettiere del paese. È un duro colpo per Turiddu, che l’ama ancora. Per vendicarsi dell’affronto subito e superare il difficile momento, corteggia Santuzza, una giovane del paese ma, dopo averla sedotta, inizia a trascurarla perché passa il suo tempo ad aggirarsi nei dintorni dell’abitazione di Alfio, che è andato al lavoro, nella speranza d’incontrare Lola. Santa, addolorata e preoccupata, cerca Turiddu per avere spiegazioni sul suo comportamento. Si reca addirittura da Lucia, madre di Turiddu, e le racconta tutto: i suoi sentimenti per il figlio e il distacco di lui. All’arrivo di Turiddu tra i due giovani scoppia un’accesa lite, alla quale assiste anche Lola che passa lì vicino per recarsi alla chiesa per la messa di Pasqua e senza più ascoltare le parole di Santuzza, Turiddu la segue. Santa allora, offesa, decide di vendicarsi e, appena incontra Alfio di ritorno dal lavoro, gli riferisce che Lola gli è infedele. Finita la messa, Turiddu offre da bere agli amici all’osteria della madre. Offre un bicchiere anche ad Alfio il quale, sdegnato, lo rifiuta e, nel gesto di abbracciarlo, gli morde l’orecchio e in questo modo lo sfida a duello. Prima di recarsi alla sfida mortale, Turiddu saluta la madre Lucia e le chiede di avere cura di Santuzza. L’epilogo del duello è rappresentato dalle grida di una popolana che urla: ”Hanno ammazzato compare Turiddu!”