Chiaramonte Gulfi. 14 aprile 2020
Chiaramonte Gulfi è una cittadina del ragusano, molto nota in Italia e nel mondo, per il suo olio di oliva Dop, esportato in vari continenti, da validi e coraggiosi imprenditori locali. Si trova allocata in un angolo di paradiso a 668 metri di altezza sul livello del mare. Chiaramonte Gulfi, oltre che per l’olio, è famosa anche per i suoi pregiati insaccati di maiale, la gelatina, e infine, ma non ultimo, per i musei che inondano le stradine lastricate con selci di un tempo, che si intrecciano tra loro, immerse in un silenzio che genera benessere.
Da qualche giorno, Chiaramonte si è trovata al centro dell’attenzione, persino Nazionale, per la generosa iniziativa di tre giovani del luogo. I tre: Orazio Gurrieri, titolare di una azienda agricola con l’hobby per la tecnologia e la meccanica; Lucio Lucifora, progettista e dipendente di un’azienda di servizi, con precedenti nella realizzazione di dispositivi di protezione, e Giovanni Terranova, dipendente di Unicredit, con l’hobby del fai da te, nonché ottimo e sperimentato pizzaiolo, si sono incontrati e hanno deciso, di realizzare e donare, presidi sanitari, nello specifico, visiere anticontagio, ai nosocomi, al momento siciliani, che ne fanno richiesta.
Se solidarietà e spirito di iniziativa, servono ad alleviare l’emergenza Covid 19, i tre giovani, stanno facendo di tutto, per contribuire in tal senso.
La penuria di mascherine, giornalmente, mette in serie difficoltà il personale sanitario, questa iniziativa dunque, accende nuove speranze. In tutta Italia tantissime aziende e makers, lavorano senza sosta, dall’inizio della pandemia, per produrre questi dispositivi con le stampanti tridimensionali. A queste si aggiungono, come in questo caso,le iniziative portate avanti da privati cittadini. Da Chiaramonte Gulfi prende il via la realizzazione delle visiere. Nella cittadina della provincia più virtuosa nella gestione delle misure restrittive anti Covid 19, i tre giovani, dopo aver ideato la protezione facciale, hanno promosso una rete di collaborazione che, in pochi giorni, ha permesso la produzione di circa 200 visiere di manifattura artigianale. Il prototipo è stato creato con il semplice assembramento di un archetto in bio plastica, realizzato con stampa in 3 D agganciato a un foglio A 4 acrilico trasparente, quello che comunemente viene utilizzato per proteggere documenti rilegati. Il dispositivo prodotto, sta permettendo a centinaia di medici e personale sanitario dei nostri ospedali, costretti a lavorare, a volte a pochi centimetri di distanza dai pazienti, di prevenire la trasmissione del virus, che come noto, avviene con le goccioline che ognuno emette, quando starnuta o parla. La richiesta di queste preziose visiere, aumenta di ora in ora. In meno di due settimana oltre 120 visiere sono state già consegnate ( bisogna tenere conto che sono realizzate una a una e non in serie) alcune, all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa e si cerca di far fronte adesso, anche alle numerose richieste avanzate dalla struttura ospedaliera, Cannizzaro di Catania. Inoltre, stamattina, 30 visiere sono state consegnate al primario di pronto soccorso, dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, mentre altre 30, saranno consegnata tra qualche giorno.
Considerato il numero ridotto di questi presidi sanitari, al momento sono destinati ai reparti di emergenza dei nosocomi.
Il progetto di produzione del dispositivo anticontagio ha subito incontrato il sostegno dell’associazione di volontariato protezione civile FIVE (Fuoristradisti Iblei Volontari in Emergenza) di cui fa parte un altro bancario, Gigi Piccitto, che ha lanciato una raccolta fondi a sostegno dell’attività di stampa 3 D. Tramite l’applicazione Google Playstore “Five OdV PC” è possibile, per chi lo volesse, contribuire all’acquisto delle materie prime per realizzare le visiere.
Onore al merito e complimenti a tutti coloro i quali, hanno ideato e portano avanti, senza scopo di lucro, questa lodevole iniziativa.