Civiltà e educazione non conoscono confini…
Scoglitti. 11/08/2015
L’educazione e la civiltà non conoscono nazionalità e confini, la prova provata, chi scrive, l’ha avuta proprio oggi nel tardo pomeriggio. Due episodi che dimostrano come e quanto l’arroganza, la certezza dell’impunità, la maleducazione e l’inciviltà, prevalgano più di ogni cosa. Due ragazze stazionano in via Plebiscito su uno spazio riservato alla sosta delle auto. Davanti a loro, una Renault Clio con i lampeggianti accesi e con un tizio che si accinge a spingere l’auto che si è fermata per un guasto al motore, verso le ragazze. Improvvisamente arriva un tizio a bordo di una Citroen Picasso, che incurante delle ragazze e dell’automobilista rimasto in panne, con una manovra azzardata e piratesca, si mette nel posteggio, travolgendo quasi le ragazze. L’automobilista che certamente avrebbe meritato di essere accolto a calci in quel posto dove il sole non batte nemmeno d’estate, con fare spavaldo e con sguardo “truce” ha guardato tutti e si è allontanato dopo avere chiuso l’auto a chiave.
Trascorsi meno di 10 minuti, nella via Genova, a meno di 50 metri dalla via Plebiscito, un romeno in compagnia di moglie e figlioletta, mentre cammina sul marciapiede sorseggiando una birra, non appena ha finito di bere, ha violentemente sbattuto a terra la bottiglia, frantumandola in mille pezzi. Quando un gioielliere di Vittoria che si trovava a pochi metri, lo ha redarguito invitandolo a raccogliere i cocci, lo straniero, con fare strafottente e molto irritante, ha risposto testualmente: fatti i c… tuoi, c’è chi raccoglie i cocci.
Episodi inquietanti, mortificanti, irritanti e incredibili, che come riferito, non conoscono confini di spazio e nazionalità, ma che comunque meritano una riflessione.