CNA: “Fondi ai comuni per sostenibilità ed efficienza energetica, nelle istanze ammesse non ce n’è nessuna dell’area iblea”
I fondi del ministero ai comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica, nelle oltre 150 istanze ammesse alle agevolazioni non ce n’è nessuna dell’area iblea. L’unione installazione e impianti della CNA: “la mancanza di programmazione e di strategia continua ad essere molto penalizzante per il nostro territorio. E’ arrivato il momento di cambiare rotta rispetto al passato”
Ragusa, 7 ott 2014 – “E’ stata completata l’assegnazione delle risorse finanziarie pari a quindici milioni di euro, previste dall’avviso pubblico Cse, Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica, decreto del ministero dello Sviluppo economico del 24 giugno scorso. In poche settimane sono state ammesse istanze per l’intero importo di quindici milioni di euro, che costituivano la dotazione finanziaria complessiva. Purtroppo, per la provincia di Ragusa si tratta di un’altra grande occasione che è andata perduta considerato che tra questi comuni non ce n’è alcuno del nostro territorio”. E’ questo il senso della denuncia che arriva dal presidente dell’Unione Cna Installazione e Impianti, Maurizio Scalone, con il responsabile provinciale, Vittorio Schininà. “Purtroppo – dicono entrambi – quando affermiamo che su queste tematiche non si registra alcuna programmazione, che non ci sono percorsi strategici predisposti sul delicato tema, che non si sa quali accorgimenti adottare, ci riferiamo proprio a questo. Oltre 150 istanze sono state ammesse alle agevolazioni e tra queste non risultano esserci Comuni del territorio ibleo. Magari qualche Amministrazione locale del nostro territorio ci avrà pure provato, si sarà registrato sulla piattaforma informatica assieme agli oltre 240 che lo hanno fatto. Ma, se così fosse, non hanno avuto alcun acceso ai fondi perché dall’elenco ufficiale diffuso dal ministero non risulta alcuna presenza iblea. Che dire, quando lanciamo gli allarmi lo facciamo perché, purtroppo, sappiamo di essere facili profeti, correndo il rischio di non essere annoverati in alcuna graduatoria. Come, purtroppo, accaduto in questa occasione. Di chi è la responsabilità? Spetterà ai Comuni che hanno partecipato fare chiarezza e aspettare di capire che cosa non ha funzionato nella loro proposta. Per gli altri che, invece, non si sono neppure posti il problema, possiamo solo dire che non approfittare di simili occasioni significa coltivare quella miopia che purtroppo, ora come in passato, continua ad albergare in alcune realtà, come se tutto fosse dovuto. Non ci si può continuare a lamentare che non arrivano le risorse quando poi non si è in grado di intercettarle, non si compie un solo passo in questa direzione. Dobbiamo pensare allora che non esistono idee di sviluppo strategico del territorio? O che alcuni enti locali sono abituati ad ottenere i finanziamenti solo facendo riferimento al parlamentare di turno? Occorre cambiare sistema e trovare il cosiddetto bandolo della matassa. Anche perché andiamo incontro ad altri bandi sull’efficienza energetica, primo su tutti quello che riguarda il Paes, e non possiamo correre il rischio di sprecare altre occasioni. Sarebbe davvero un grosso peccato”.