Comiso. 29 Aprile 2020
Amministrare un Ente pubblico in un momento tanto particolare e difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, è certamente un compito difficile e richiede, capacità, determinazione e coraggio. In questo contesto, e con l’orgoglio di non avere mai svolto questa professione, indossando i panni di una appartenenza politica o ideologica, sento il bisogno di esprimere alcune considerazione sull’Amministrazione comunale di Comiso, che a mio parere, si è distinta.
Partendo dalla Collega Laura Incremona, che svolge un ruolo importante e delicato, nella sua qualità di addetto stampa, devo riconoscere alla Sindaca e all’intera Giunta, di avere agito con l’intento di comprendere le esigenze e le necessità dei cittadini, con estrema tempestività, come si evince dagli interventi posti in essere, giorno dopo giorno, e programmati oggi, per i giorni a venire.
L’ultimo in ordine di tempo, quello in cui è stata assunta la decisione di sanificazione dei tombini, disinfestazione e derattizzazione, raccolta di abiti usati, scerbature. Tutta una serie di misure igienico/sanitarie sul territorio, che sono, oltre che necessarie, urgenti e auspicabili per tutti i Comuni.
Con una dichiarazione resa oggi dall’Assessore Biagio Vittoria, si apprende che dal 19 maggio p.v. tornerà in vigore la raccolta di abiti usati, sospesa temporaneamente, per l’emergenza Coronavirus.
Questo, oltre agli interventi con sanificazioni massicce nei luoghi pubblici e di ritrovo, quali piazze, piazzali, panchine, piccoli spazi verdi e aree di allocazione delle isole ecologiche, sia a Comiso che a Pedalino. Inoltre, sarà effettuata la disinfestazione e la derattizzazione del territorio, nei giorni 4 e 5 maggio, e, nella stessa settimana, verrà effettuata una approfondita disinfestazione in tutti i tombini.
Il tutto, dopo avere provveduto, sin dall’inizio dell’emergenza, alla distribuzione di generi di prima necessità, alle famiglie più bisognose, distribuzione, cui ha partecipato personalmente, la stessa Sindaca, Maria Rita Schembari.
Come si fa dunque, a non rendere onore al merito?

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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