Comiso. 6 dicembre 2020
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
#ioAmoMioFiglioPerchè……E’ la campagna di sensibilizzazione e responsabilizzazione lanciata dal team Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di Comiso, in collaborazione con il Comune di Comiso.
”Da professionisti possiamo ribadire quanto sia importante trasmettere sicurezza e certezze ai nostri figli e in questo è fondamentale l’opera dei genitori e della famiglia”.
Questa la dichiarazione del garante, dottoressa Alessandra Rizza.
“Apertura delle scuole? L’apertura delle scuole a settembre scorso ha avuto un notevole impatto sull’aumento di casi durante la seconda ondata Covid (analisi di Livio Fenga, statistico dell’ISTAT), tale impatto ha coinvolto la gran parte delle Regioni e, tra queste, la Sicilia è ottava. Colpito il personale scolastico, docenti, personale ATA. Allora, per quanto siano stati fatti sforzi immani per la sicurezza, ci troviamo di fronte a una scuola «incubatore di infezione» ?
Se è vero che la didattica a distanza non può sostituire la didattica in presenza, per ovvi motivi quali la riduzione del rapporto umano diretto ed empatico coi docenti, l’allentamento dei rapporti tra il gruppo dei pari, la perdita dell’aspetto giocoso del vissuto scolastico, la probabile minore efficacia nella capacità di apprendimento, è anche vero che una scuola a singhiozzo non trasmette nessuna certezza. È questo ciò che ci auspichiamo per i nostri figli?
Senza pensare ad una nuova possibile impennata dei contagi che inevitabilmente colpirebbe la fascia più debole della popolazione. Una scuola siffatta ha gravi ripercussioni dal punto di vista psicologico e pedagogico sui nostri ragazzi. Insegnanti e ragazzi che si assentano, paure e sospetto per eventuali contagi, la stessa socialità è ridotta al minimo nei ragazzi, sia tra loro che con il personale scolastico. Ci chiediamo, ma la nostre future generazioni hanno più bisogno di certezze, di rassicurazioni o di svolgere il loro compito a singhiozzo senza sapere ciò che accadrà domani?
Da professionisti possiamo ribadire quanto sia importante trasmettere sicurezza e certezze ai nostri figli e in questo è fondamentale l’opera dei genitori e della famiglia. Qualche altro giorno o settimana di didattica a distanza di certo non pregiudicherà il loro iter scolastico: durante la guerra intere generazioni non hanno potuto frequentare la scuola, nonostante ciò, sono state in grado di ricostruire il nostro Paese. E, dal nostro punto di vista, questa frammentarietà provoca disorientamento nella mente e nel cuore dei nostri ragazzi, soprattutto tra i più fragili e vulnerabili. Tutto ciò è imposto dal nostro senso etico, professionale e sociale”.
Il garante
Dott.ssa Alessandra Rizza e il suo team.