Comiso. 12.08.2024
La polizia di Stato, tenendo alta la guardia sui reati contro la persona, al fine di garantire la sicurezza delle vittime di violenza, nei giorni scorsi ha tratto in stato di arresto in flagranza di reato un tunisino di 46 anni, con precedenti, ritenuto responsabile dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, per aver opposto resistenza e usato violenza nei confronti dei poliziotti.
Nello specifico gli a genti della squadra volante sono intervenuti per lite in famiglia, in quanto una donna ha riferito di essere stata minacciata con tentativi di aggressione da parte del marito.
La donna ha riferito di essere vittima di maltrattamenti in famiglia commessi in forma aggravata da parte dell’uomo, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa per fatti della stessa natura.
Il marito l’aveva insultata, aveva tentato di aggredirla con un ventilatore, nonché l’aveva minacciata di morte e spintonata sul balcone, desistendo dalle condotte violente solo per l’implorazione da parte del figlio minore presente alla scena.
La donna, stanca di subire tutto quanto, si determinava a presentare querela contro il marito.
Gli Agenti si sono accertati dell’incolumità dei figli minori che nel frattempo erano stati affidati dalla madre ad una vicina di casa, atteso che l’uomo era rientrato in casa in stato di agitazione, e proprio li è stato rintracciato ed alla vista dei poliziotti ha opposto resistenza spintonandoli ma è stato prontamente bloccato e tratto in arresto.
L’uomo oltre l’arresto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e dei tre figli minori vittime innocenti di violenza assistita.
Il Pubblico Ministero di turno ha disposto così che l’arrestato fosse tradotto in carcere presso la casa circondariale di Ragusa.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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