8 Settembre 2024

ITALREPORT

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Comiso. L’incubo TARI. La destra comisana impone una stangata senza precedenti!

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E’ di questi giorni la notizia alquanto allarmante dell’aumento spropositato e senza precedenti della TARI voluta ed approvata dalla maggioranza consiliare di destra dell’Amministrazione Schembari.
Aumenti inaspettati e da record – si parla addirittura di una maggiorazione del 30% in bolletta- imposti ai cittadini comisani in maniera del tutto silente da parte dell’Amministrazione comunale che non ha fornito alcuna giustificazione a riguardo preferendo barricarsi nel silenzio più assoluto. A noi di Europa Verde, dunque, non resta che fare delle riflessioni più che legittime, basate su dati di fatto e dichiarazioni ufficiali di qualche tempo fa, dei nostri amministratori locali. Ma Comiso non era stata definita, proprio dall’Amministrazione Schembari, e per essa, dal Suo ex assessore all’ambiente Biagio Vittoria, come una città virtuosa tra le prime in provincia di Ragusa, per aver raggiunto risultati eccellenti nella raccolta differenziata? “Comiso ha superato il 72% di rifiuti differenziati. Una risposta positiva da parte della stragrande maggioranza dei cittadini che, sin da subito, hanno interagito con un sistema nuovo e preciso di raccolta differenziata, tuttavia più alla portata se fatto bene” ed ancora “Si prosegue con un percorso virtuoso della nostra città verso una sempre più corretta gestione dei rifiuti”. Europa Verde si chiede allora: E’ così che si premia una comunità virtuosa? Ad oggi, alla luce di ingenti e spropositati rincari, che lettura dare a tali dichiarazioni? Sterile propaganda politica? O si è verificato un arretramento pauroso della raccolta differenziata da parte dei cittadini comisani che si sono ricreduti riguardo a tale virtuoso comportamento tanto da costringere l’Amministrazione a portare il livello di tassazione TARI più alto della provincia? Non crediamo proprio… Che ci spieghino, allora, i nostri amministratori le logiche che stanno alla base di tali scelte infelici e se non era possibile evitare, od eventualmente attenuare, tutto ciò con una politica amministrativa di tipo diverso, più efficiente, che avesse preso in considerazione, per esempio, la rinegoziazione del contratto di appalto con la ditta specializzata nello smaltimento dei rifiuti, o avesse applicato in maniera più specifica il principio comunitario “chi inquina paga” modulando la tassazione in rapporto alle attività esercitate ed al comportamento virtuoso di ogni cittadino.
Ma al di là delle varie soluzioni, che non spetta sicuramente a noi trovare ma ai nostri amministratori, l’impressione che si ha è che non si sia voluti impegnare più di tanto per cercare espedienti utili ad arginare il problema che, di contro, richiede uno studio preciso ed accurato volto ad accertare ed evitare sprechi e cattive gestioni, ma sia stato più semplice ed indolore per l’Amministrazione alzare indiscriminatamente ed ingiustificatamente la tassazione a tutti i cittadini.
Allo stato attuale, non è difficile prevedere quanto accadrà in un prossimo futuro : da una parte, il rialzo delle tariffe aggiungerà ai morosi già esistenti – ovvero a quelli che non erano in grado di adempiere con la precedente tassazione- altri morosi, dai quali sarà utopico il recupero del credito fiscale, mentre d’altra si registrerà un costo ed un onere sempre più pesante sulle spalle di quei pochi cittadini che ancora resistono, diremmo quasi in maniera eroica, a tale ingiusta e cieca tassazione.

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