Comiso. Premiato l’eroico gesto del Brigadiere dell’Arma, Giovanni Antonio Gulino
Salvatore Cultraro
Comiso (Rg), 15 gennaio 2015.- La città di Comiso premia con una artistica targa di riconoscimento, il brigadiere dei Carabinieri, Giovanni Antonio Gulino, resosi protagonista, nel 2008, di un eroico gesto soccorrendo e portando in salvo, a rischio della propria incolumità, tre cittadini rimasti intrappolati in una abitazione del centro abitato a causa di un violento incendio. La cerimonia di consegna del riconoscimento ufficiale è avvenuta nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale dei ragazzi, presso l’aula consiliare del Municipio, alla presenza dei piccoli consiglieri, del sindaco dei ragazzi, Sofia Sallemi, del presidente del baby consiglio, Noemi Campanotta, del sindaco Filippo Spataro, del presidente del consiglio comunale, Luigi Bellassai del vice presidente, Pietro Bella, del tenente Daniele Plebani comandante della Compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Vittoria e dello stesso brigadiere Gulino. “Interpretando un comune sentire – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Spataro -, abbiamo voluto esprimere i sensi della nostra gratitudine al brigadiere Gulino il quale, in un contesto sicuramente difficile e pericoloso, con prontezza di spirito e non comune coraggio, si è prodigato per sottrarre dal pericolo ben tre concittadini in difficoltà a causa dell’incendio che si era prodotto all’interno di una abitazione del centro storico. Un esempio di abnegazione al dovere e di solidarietà, che abbiamo inteso proporre ai nostri ragazzi e all’intera cittadinanza”. Parole di elogio per il coraggioso graduato sono state espresse anche dal presidente del massimo consesso civico, Luigi Bellassai. “Nell’ambito dei percorsi di legalità intrapresi dal Consiglio comunale dei ragazzi- ha, infatti, evidenziato- l’incontro con il brigadiere Gulino si è rivelata un’esperienza importante e positiva. In concreto, hanno potuto considerare la figura del tutore dell’ordine non soltanto sotto il profilo di chi è deputato alla repressione dei reati ma soprattutto come colui che contribuisce alla sicurezza di tutti i cittadini, capace all’occorrenza di mettere a rischio la propria vita per gli altri”.