Comiso ricorda il regista Walter Manfré: una vita dedicata al teatro
COMISO, 28 MARZO 2024 – Comiso e l’intera comunità iblea si prepara a rendere omaggio a Walter Manfré (in foto), il grande regista scomparso tre giorni fa a Cefalù, dove era ricoverato da tempo. Ieri sera, al Teatro Naselli di Comiso, si è tenuta una commemorazione ufficiale in suo onore, alla quale ha partecipato il figlio Manuel, altri parenti e amici, oltre al sindaco Maria Rita Schembari e altre autorità locali.Manfré, che ha vissuto a Comiso per circa dieci anni, aveva scelto questa città come sua dimora e qui aveva fondato l’International Theatre Centre, dedicandovi gli ultimi anni della sua vita. Attraverso questo centro, Manfré ha cercato di trasmettere agli allievi gli intricati segreti dell’arte teatrale, richiamando a Comiso alcuni protagonisti del teatro contemporaneo per fungere da docenti.
Celebre attore e poi raffinato regista teatrale, Manfré ha dato vita al “Teatro della Persona”, un approccio che mirava a portare sul palcoscenico i più profondi segreti dell’animo umano, mettendoli a nudo e sublimandoli attraverso pièce teatrali e dialoghi avvincenti.
Tra le sue opere più riconosciute si annoverano “La Confessione”, “La Cena” e “Visita ai Parenti”, che hanno riscosso notevole successo sia di pubblico che di critica.
L’International Theatre Centre è stato l’ultima grande creazione di Manfré, concepito e fondato proprio per formare i giovani e avvicinarli al teatro in modo professionale.
Recentemente, Manfré aveva diretto la rappresentazione “Catone a Teatro” a Reggio Calabria e si era impegnato nel “Dramma Sacro” di Vittoria, che porterà ancora quest’anno la sua firma. Purtroppo, il regista è venuto a mancare pochi giorni prima di un suo appuntamento a Ragusa, lasciando un vuoto nel mondo teatrale non solo siciliano ma nazionale.
La commemorazione di ieri è stata organizzata dall’associazione Liber@rte, in collaborazione con il Comune di Comiso e con l’International Theatre Centre che Manfré stesso dirigeva. E’ stata un’occasione per onorare la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita all’arte e alla cultura, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del teatro.