La vertenza avrà un respiro regionale. Con un tavolo istituzionale alla presenza del governatore della Sicilia Nello Musumeci. Le aziende serricole della fascia trasformata sono oramai al collasso. Troppo basso il prezzo degli ortaggi, al di sotto dei costi di produzione, con i prezzi che oscillano tra i 30 e i 40 centesimi. Con un forbice che si allarga in maniera ingiustificata, con rincari fino al 400% tra il produttore .-a cu vanno riconosciuti appena 30 centesimi – e gli scaffali della grande distribuzione i cui prezzi sono al rialzo. Troppa merce dai paesi “concorrenti” ,a prezzi decisamente più bassi, ha invaso i mercati all’ingrosso. Nessuna norma di salvaguardia per tutelare i produttori locali. Il comitato anticrisi Sicilia – coadiuvato da Angelo Giacchi, Giiuseppe Zisa, Rosario Giudice, Giovanni Di Franco, Salvatore Di Marco, Salvatore Di Bona. Salvatore Pepi, Rosario Rinaudo,. Giuseppe Barone, Angelo Migliore, Giuseppe Benvenuto, Pasquale Morello, Pietro Favata, Tonino Giudice – ha chiamato a raccolta i produttori della fascia trasformata. Un assemblea assai partecipata, alla sala conferenze Emaia di Vittoria, con centinaia di imprenditori agricoli provenienti da Acate, Licata,. Pachino, Mazzarone, Licodia, Santa Croce, Comiso, Vittoria, Scicli. Presenti i sindaci di Acate e Vittoria. Il comitato chiederà in incontro al governatore Musumeci. “E’ arrivato il momento di alzare la testa – ha detto Angelo Giacchi – di essere uniti per fare sentire le nostre ragioni e il grido di dolore di un’intero territorio. Le nostre aziende sono al collasso e si continua ogni giorno a produrre sotto costo. Vedere tanti imprese chiudere sommerse dai debiti e i nostri figli andare all’estero a lavorare cone lavapiatti ci mortificare tanto”. Marcello Digrandi