Conclusa la 31esima edizione del motoraduno “Monti Iblei”, a vincere una coppia di centauri lituana
RAGUSA – E’ stata una coppia di motociclisti proveniente dalla Lituania ad aggiudicarsi la 31esima edizione del motoraduno “Monti Iblei”. Per l’occasione hanno macinato qualcosa come 2.834 chilometri. Al secondo posto, una coppia belga che ha invece totalizzato ben 2.774 km. Sono alcuni dei numeri di una delle manifestazioni più longeve della provincia di Ragusa che si è conclusa domenica scorsa con la cerimonia di premiazione tenutasi a Villa Fortugno, sulla Sp Ragusa mare. Nonostante il tempo non sia stato dei migliori, i centauri hanno scorrazzato in lungo e in largo per le strade dell’area iblea. Molto partecipato il check a Ibla. Ben 160 i partecipanti con moto di diverse cilindrate. C’erano motociclisti provenienti da quattro Paesi esteri oltre che da numerose regioni italiane, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Valle d’Aosta. C’erano anche i rappresentanti di Malta e della Sicilia affluiti a Ragusa in numero considerevole. La lectio sulla sicurezza stradale è stata tenuta da Giancarlo Lo Nardo, già dirigente al ministero della Giustizia ed oggi affiliato alla Federazione motociclistica italiana. Lo Nardo ha parlato dell’omicidio stradale soffermandosi poi, con particolare rilievo, sulla prevenzione dei rischi legati alla circolazione che richiedono, come ha spiegato, consapevolezza, rispetto delle regole e attenzione massima. La targa del memorial “Dario Campo” è stata assegnata a Giacomo Pavone. In realtà, quella di domenica scorsa non è stata la tappa conclusiva. Infatti, il motoraduno sta avendo una appendice pure in questi giorni. L’obiettivo è dare modo ai partecipanti, specialmente a quelli provenienti dall’estero, di approfondire la conoscenza del territorio e delle eccellenze iblee. Visite sono in programma a Modica, a Scicli e a Noto. “E’ stata una bella e partecipata edizione – dice Maria Bucchieri del Moto Club Ragusa Touring – abbiamo fatto il possibile perché tutto potesse riuscire nel modo migliore. E, condizioni atmosferiche a parte, crediamo di esserci riusciti”.