Redazione Due, Concordia sulla Secchia (Mo), 10 giugno 2015.- Continuano con grande successo gli appuntamenti culturali programmati dalla Biblioteca Comunale di Concordia, relativi al progetto, “Fuoriorario”. Da aprile a giugno, infatti, la Biblioteca ha messo in cartellone un ricco calendario di attività e letture aprendo anche in orario serale. Questa sera, alle ore 21,00 sarà la volta de, “Il viaggio di Ulisse”, una narrazione ispirata all’Odissea di Omero la quale racconta- spiegano gli organizzatori dell’evento- del mitico viaggio di Ulisse, soffermandosi soprattutto sui pericoli e le sfide, spesso incarnate da creature mostruose, che l’eroe deve affrontare durante le sue peregrinazioni lungo le rive del Mediterraneo. “Le Sirene, creature marine con corpo di donna e coda di pesce che con il loro canto irresistibile e letale attirano i marinai verso le loro isole rocciose facendoli naufragare; Scilla e Cariddi, terribili mostri marini che abitano in due caverne ai lati dello stretto di Messina; Polifemo, il gigante con un solo occhio, la maga Circe, che trasforma i compagni di Ulisse in porci. L’Odissea è un viaggio di conoscenza, ma è anche viaggio in cui l’intelligenza e il coraggio dell’Uomo si misura col destino avverso e con le sue paure più ancestrali”. Mercoledì 17 giugno, sempre alle ore 21,00, verrà, invece, proposto, “Lancillotto e Ginevra”, con gli attori Maria Antonietta Centoducati, Gianni Binelli e il pianista-compositore Ovidio Bigi. Il recital, ispirato al libro “Lancillotto del Lago”, di Jacques Boulenger, mette al centro il modello di tutti i cavalieri. “Lancillotto, figlio di un re tradito, viene allevato, inconsapevole della sua stirpe, dalla Dama del Lago. Ella si separa da lui con dolore, quando il prode giovinetto parte per riunirsi alla corte di Artù ed essere ordinato cavaliere. Lì  incontrerà la bellissima Ginevra, nel cui nome combattere perfidi maghi, dragoni spaventosi, cavalieri felloni, e l’amico inseparabile Galvano, assieme al quale percorrerà il cammino che porterà  al compimento del destino. Siamo dentro il ciclo bretone di Re Artù, il più sanguigno, rude, sensuale, a momenti crudele, intricatissimo di rivolgimenti e incantesimi, e forse la meno ripetuta delle grandi sorgenti dell’immaginario romanzesco occidentale”. Mercoledì 24 giugno, infine, “Il gigante che fermò la guerra”. Incontro con l’arte di Goya, di e con, l’attore Alessandro Rivola. “In una imprecisata regione delle Spagna, il torero Juanito e la bella Maya si amano, si sposano e mettono al mondo due figli, Rita Luna e Gil Pepito. Ma la tranquilla vita familiare sarà messa in pericolo dall’invasione di soldati guidati dal vanaglorioso generale Scardinas. Questa volta, però, non sarà la violenza e la sopraffazione ad avere la meglio: grazie alla protezione di alcune streghe benigne e, addirittura, di una montagna che si solleverà fino ad assumere le sembianze di un gigante, sarà infine la pace a trionfare”. La proiezione di 48 quadri di Francisco Goya accompagneranno la lettura di un racconto di Pinin Carpi, una storia che, con i toni della fiaba, racconta dell’assurdità della guerra.

 

Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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