Salvatore Cultraro, Concordia sulla Secchia (Mo), 30 maggio 2017.- Venti maggio 2012, alle quattro del mattino, circa, una violenta scossa di terremoto colpisce alcuni centri della Bassa Modenese, tra cui Concordia sulla Secchia, seminando morte e distruzione. Momenti di terrore, paura, incredulità. Nonostante le scosse continuino a susseguirsi con paurosa frequenza anche nei giorni successivi, i concordiesi si sforzano di riprendere, con una relativa tranquillità, la vita di sempre pur prendendo, in modo particolare durante la notte, le dovute precauzioni. Appena pochi giorni dopo, il 24 maggio un grave lutto sconvolge, al pari del sisma del 20, l’intera comunità di Concordia e della vicina frazione di San Giovanni. A causa di un tragico incidente stradale perde la vita il giovane Marco Belli, 30 anni, figlio dei farmacisti Carla e Renzo, titolari di una avviata farmacia nella centralissima Piazza Roma. Un dramma nel dramma, un dolore tremendo, un duro colpo alla voglia di riprendersi, di rinascere, di ripartire per superare la paura delle continue scosse telluriche. Momenti di dolore e confusione, le chiese di Concordia, San Giovanni, Santa Caterina e Fossa sono tutte inagibili a causa dei danni riportati e quindi il funerale del giovane Marco viene celebrato all’interno del parco di Villa Belli, a San Giovanni. E’ l’inizio di una meravigliosa storia, di una lezione di vita, soprattutto cristiana, per tutti. Dalla morte rinasce la vita. Quel Parco, dopo pochi giorni diventerà, infatti, il luogo di speranza e di riparo per centinaia di persone. Chiunque altro dopo un immane dolore causato dalla perdita di un giovane figlio si sarebbe chiuso a riccio, si sarebbe isolato dal mondo, Così non è stato per Carla, Renzo e l’altro figlio Francesco. Il dolore per l’immatura e tragica scomparsa del figlio si è fuso con il dolore dei loro concittadini annientati dalle conseguenze della seconda tremenda scossa di terremoto delle ore 9 del 29 maggio. Il dolore di chi ha perso un figlio, si fonde con il dolore di chi ha perso la casa, il lavoro, i propri beni ed anche i propri affetti tra quei cumuli di macerie ammassate per le vie di Concordia e nelle frazioni. Così la famiglia Belli reagisce al proprio dramma donando aiuto, un tetto, un pasto ma principalmente tanto amore a chi sta soffrendo come loro. Il Parco della loro villa si trasforma in una tendopoli divenendo  un vero e proprio Paradiso per tanti sfollati, meta di visita ed ammirazione anche da parte del noto cantante Ligabue. Il suo nuovo nome sarà: “Campo Paradiso”. Un Paradiso terreno strettamente collegato, da un invisibile filo, al “Paradiso Celeste” da dove il giovane Marco continua a sorridere alla sua meravigliosa famiglia. Il Campo offrirà circa 110 posti letto, pasti, docce, bagni ed una chiesetta in una tensostruttura, ancora oggi unico luogo di culto della piccola frazione di San Giovanni. L’impegno e la solidarietà dei coniugi Belli non si limita solo alle persone ospitate nella propria villa. Due delle tre farmacie di Concordia sono inagibili e si attende che arrivino strutture mobili alternative. La loro fortunatamente ha retto, è l’unica in grado di poter dare assistenza a tutto il paese, ma le scosse telluriche si susseguono con spaventosa frequenza. Operare all’interno della farmacia sarebbe estremamente pericoloso, si può rischiare la vita da un momento all’altro. Ma il dottor Belli, non demorde, non può lasciare senza assistenza i suoi amati concittadini. Allestisce quindi un banchetto, in uno spazio sicuro, all’aperto, poco distante dalla farmacia dove fa soffermare i propri assistiti facendo su e giù dal banchetto alla farmacia, per prelevare i medicinali necessari da consegnare, unitamente ai suoi assistenti e mettendo a repentaglio ogni minuto la loro vita. A distanza di cinque anni da quei drammatici momenti, i coniugi Belli continuano, imperterriti, nella loro opera di aiuto e solidarietà nei confronti del prossimo ed in particolar modo di chi soffre, collaborando anche come farmacisti volontari con la Protezione Civile. La loro storia ha fatto il giro del mondo e grazie alla loro eccelsa umanità hanno ricevuto numerosissimi premi ed onorificenze a livello nazionale. La più importante, arriverà tra pochissimi giorni, Venerdì 2 giugno, infatti, giorno della Festa della Repubblica, Carla Cestari e Renzo Belli riceveranno, presso la Prefettura di Modena, una Medaglia d’Oro, ciascuno, al Valor Civile.

 

 

 

 

Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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