Promuovere la città di Ragusa e il “suo” centro storico. Per raccontare la città, la competitività della proposta, e trasformare i punti di forza in prodotti turistici. Un pacchetto di interventi per rendere più “appetibile” ai turisti la città. lo chiede Confimprese iblea con il presidente territoriale Peppe Occhipinti. “Piazza San Giovanni, ancora una volta, è stata dimenticata – incalza il presidente Occhipinti -abbiamo avuto modo di vedere il calendario degli eventi promossi dal Comune di Ragusa in occasione dell’estate iblea. Dispiace notare che piazza San Giovanni non è stata attenzionata. Sarebbe stato opportuno coinvolgere le associazioni di categoria per definire un cartellone più omogeno includendo anche il centro della città. Troppo spesso, in estate, si parla di Ibla o Marina di Ragusa, dimenticando che parte delle attività commerciali insistono nel quadrilatero che si estende tra via Coffa e piazza San Giovanni. Gli operatori commerciali, dopo 18 mesi di chiusure, non hanno la forza economica di organizzare, da soli, eventi o manifestazioni”. A proposito di centro storico e di controlli troppo spesso l’isola pedonale viene “violata” da auto o moto (ad esempio durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli europei, alcuni indisciplinati hanno percorso piazza San Giovanni a folle velocità con le auto). “E’ un fatto molto grave – aggiunge il presidente Occhipinti – sintomo di quello accade, troppo spesso, da queste parti. Più volte abbiamo denunciato la carenza di controlli in una zona della città dove vige, troppo spesso, il liberi tutti”. Eppure durante il lokdown i controlli sono stati capillari. “Le poche volte che utilizziamo la zona pedonale per lo scarico delle merci siamo molto prudenti e attenti – commenta Occhipinti – in certe ore della giornata, di contro, è consentito attraversare la piazza con le auto, a chiunque, non curante del pericolo”. La nuova illuminazione della cattedrale darà, si spera, nuova linfa al centro storico. “Ringraziamo l’amministrazione comunale per l’intervento – conclude il presidente territoriale di Confimprese – sperando che sia l’inizio di tante iniziative per risollevare il centro storico di Ragusa troppo spesso abbandonato”.