Roma, 16 dicembre 2015 – Cosimo Ferri, Sottosegretario di stato alla giustizia, è intervenuto all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), che si è tenuta ieri presso l’Aula Magna dell’ateneo di Via Don Carlo Gnocchi 3 a Roma.
“Vorrei sottolineare l’importanza del percorso universitario –ha affermato Ferri-, anche in relazione all’avvicinamento al mondo del lavoro. Il governo sta puntando ad unire il mondo del lavoro a quello dell’istruzione e ad avvicinare l’Università a tutto ciò che riguarda la ricerca e gli investimenti del mondo del lavoro”.
“I due pilastri fondamentali per la ripresa del Paese –ha spiegato Ferri- sono quelli della Giustizia e dell’Economia, che devono viaggiare paralleli e sui quali noi fondiamo la costruzione della tutela dei nostri diritti. Come Governo, abbiamo deciso di iniziare dalla giustizia civile, che riteniamo fondamentale per la ripresa economica. L’inefficienza della giustizia civile pesa di più per quanto riguardo il nostro Pil rispetto all’inefficienza delle rete dei trasporti. E’ pari all’inefficienza della Pubblica Amministrazione, a cui il Governo sta cercando di dare una risposta. Vogliamo creare un sistema con una giustizia che funzioni e che sia rapida. Una PA più semplice e con meno burocrazia. Non possiamo consentire che un’impresa aspetti anni per avere l’autorizzazione per aprire un insediamento produttivo. Lo stesso vale per il mondo dell’edilizia e per le concessioni. Anche su questo si può inserire maggiore responsabilizzazione del professionista che può anche autocertificare, assumendosi la responsabilità di quello che fa. L’impresa deve poter riscuotere un proprio credito in tempi certi se ha lavorato onestamente. La tutela effettiva del diritto di credito deve essere seria e rapida”.
“Vogliamo dare vita ad una riforma che dia la possibilità alle imprese in crisi di uscire dalla crisi –ha affermato Ferri-. Lo Stato deve porsi il problema di aiutare l’imprenditore in crisi. La riforma del governo Monti sul concordato non ha funzionato. Come Ministero della Giustizia stiamo lavorando su questi temi, anche per introdurre misure di allerta che rispettino la libertà d’impresa ma che allo stesso tempo introducano strumenti nuovi per aiutare l’imprenditore in crisi”.