Ragusa, 08/04/2020
Testo Integrale Comunicato Stampa QUESTURA DI RAGUSA.
In questo periodo di emergenza epidemiologica, causata dal Coronavirus che ha
condizionato fortemente le relazioni sociali, le misure restrittive hanno determinato
una convivenza forzata e prolungata nei nuclei familiari.
In tale contesto, la Polizia di Stato ha rivolto maggiore attenzione agli ambiti
familiari più problematici ove, in casi estremi, potrebbero verificarsi episodi di
violenza di genere e domestica, attivando attraverso le proprie figure professionali
specializzate i protocolli e le indicazioni ministeriali atte a creare percorsi virtuosi per
le vittime e per la prevenzione di ulteriori condotte violente.
Di recente, anche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha voluto diramare precise
indicazioni tese a richiamare la massima sensibilizzazione alla problematica della
violenza contro le donne, rivolgendosi, innanzitutto, a tutti gli operatori preposti alle
sale operative che dovranno saper cogliere, ancora più di prima, anche attraverso il
contatto telefonico i segnali di un disagio, la cui manifestazione da parte della vittima
potrebbe non essere del tutto libera e piena.
E’ dalla percezione di tali segnali che si attivano immediatamente dispositivi e prassi
operative collaudate nel tempo che vedono entrare in campo le pattuglie preposte al
controllo del territorio, la sezione specializzata della Squadra Mobile, e l’Ufficio
Minori della Divisione Anticrimine, di concerto all’Autorità Giudiziaria, ed avviando
ogni utile contatto con i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio operative sul territorio.
Nel giro di pochi giorni, tra la fine del mese di marzo e la scorsa settimana, ben tre
interventi da parte degli agenti della Questura di Ragusa e del Commissariato di P.S.
di Vittoria, secondo le prassi operative dettate dal “codice Rosso” hanno
consentito di denunciare ed allontanare dalla casa, tre uomini violenti per
gravi maltrattamenti, nei confronti delle rispettive conviventi alla presenza di
bambini.
Nel primo caso è stata una giovane donna ragusana, da pochi mesi mamma, a
denunciare le continue violenze fisiche e psichiche subite negli anni dal suo
compagno. Ingiurie e maltrattamenti continuati anche alla presenza della piccola
bimba di pochi mesi di vita. La donna ormai stanca e allo scopo di tutelare la figlioletta,
ha rotto gli indugi e ha deciso di rivolgersi all’Ufficio Denunce della Questura, facendo
emergere una grave situazione che si protraeva già da diversi anni.
Gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, acquisiti i primi
riscontri, hanno immediatamente trasmesso un’accurata notizia di reato alla Procura
della Repubblica di Ragusa che, dopo aver disposto le indagini necessarie ha richiesto
ed ottenuto in tempi rapidissimi l’emissione della misura cautelare e del divieto di
avvicinamento al luogo di abitazione ed a quelli frequentati dalla donna.
Anche nel secondo caso a richiedere l’intervento nella casa familiare è stata una
giovanissima donna con due bambini di età inferiore ai due anni. La donna,
all’ennesima lite con il proprio compagno, intuendo che la situazione stava
nuovamente degenerando, con uno stratagemma è riuscita a chiamare la sala
operativa della Questura di Ragusa attraverso il numero di emergenza 112 NUE.
Sul posto è giunta in pochi secondi una Volante della Polizia di Stato e personale
della locale Squadra Mobile.
Messa a proprio agio nei locali della Questura dedicati alle vittime di violenza, la
donna ha fatto emergere le lesioni subite nel tempo dal suo compagno violento e dal
quale aveva avuto due bambini; fatti mai denunciati per paura di perdere i propri figli
sotto le minacce di quell’uomo già condannato in passato per azioni della stessa
natura.
Acquisiti tutti gli elementi, il Pubblico Ministero di turno ha autorizzato l’immediata
misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa, dell’uomo. La misura,
immediatamente eseguita dagli uomini delle Volanti ha permesso alla donna e ai suoi
bimbi un’immediata tutela.
La misura è stata poi successivamente convalidata dal Gip, che tenuto conto della
gravità degli elementi raccolti, ha emesso a carico dell’uomo anche la misura
cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare ed ai luoghi frequentati
dalla donna.
Un terzo episodio, ha riguardato un’altra donna, vittima di maltrattamenti, che ha chiesto aiuto
telefonicamente chiamando il Commissariato P.S. di Vittoria. Allertati da quella sala operativa, i
poliziotti si recavano immediatamente sul posto e arrestavano il marito,
interrompendo le violenze in atto, consumate anche di fronte alle figlie minori.
Grazie alla forza di queste donne, alla prontezza d’intervento ed alla professionalità
degli operatori di Polizia, è stato scongiurato il peggio.
La Sezione Specializzata della Squadra Mobile, limitando i colloqui in ufficio alle
sole emergenze, nel rispetto delle misure finalizzate al contenimento del Covid – 19,
continua a svolgere una quotidiana attività di interlocuzione e recepimento, non
lasciando sole, le donne che sono state vittima di violenza e che vedono nelle
operatrici di polizia un punto di riferimento a cui rivolgersi.