Presentati gli appuntamenti e il percorso educativo che sta coinvolgendo le scuole
Si va consolidando l’esperienza della festa educativa che testimonia come la Pasqua aiuta a crescere. Non solo a Modica – con il rito Crisci ranni, quest’anno il 29 aprile (ore 17 piazza Matteotti, ore 19 atrio comunale) ma anche Pozzallo (sabato 22 aprile alle ore 16,30 al lungomare Pietre Nere) e Scicli (il 6 maggio). Questa mattina, nella sede del cantiere educativo di via Fontana, la presentazione ufficiale dell’edizione 2017 che riserva per Modica tre appuntamenti. Il primo sarà il 21 aprile, alle ore 18, nell’area attrezzata Padre Basile. Poi il 27, alle ore 9, con il primo torneo di calcio sociale allo stadio ‘Caitina’. Infine il 29: alle ore 17, in piazza Matteotti, un momento di accoglienza; alle ore 17,45 il rito ‘Crisci ranni’; alle ore 19, nell’atrio comunale, la ‘tavola della città’. «Una festa, ma soprattutto cammino con le famiglie e le scuole. A Modica, con le scuole primarie – spiega il direttore della Caritas diocesana di Noto, Maurilio Assenza – si sono decorate tovaglie che serviranno ad apparecchiare una grande tavolata nell’atrio comunale. Ispirandosi al mito di Demetra e Persefone (con cui gli antichi greci spiegavano la nascita, l’avvicendarsi delle stagioni e l’eterno rinnovarsi della vita da cui deriva il ritmo della crescita di ogni essere vivente) la decorazione rappresenta il processo che porta ogni seme, fonte di vita, a venire alla luce per diventare la pianta unica e irripetibile che è destinata ad essere. Il chicco, come Persefone, solo se viene sepolto nel buio profondo della terra può rinascere e permettere al germoglio di venire alla luce. E certo il mito è affascinante ma non possiamo dimenticare come anche a Gesù è molto caro il tema del chicco di grano che, solo se muore, fiorisce. Ed è stato commovente che un bambino – immergendosi nelle attività sul chicco di grano e il suo maturare – a un certo punto abbia detto “Corpo di Gesù!”. Sono sempre i più piccoli che colgono l’essenza delle cose». Anche alle scuole medie è stato suggerito di lavorare sul mito di Demetra per i ricchi significati a cui rimanda. Nelle scuole superiori, si è elaborato un percorso di conoscenza su quali cibi nutrono. «Al cammino educativo con attenzione culturale – spiega ancora Assenza -, quest’anno si è aggiunta l’esperienza del calcio sociale che permette di ricomprendere lo sport come luogo di crescita all’interno di regole interiori e rapporti di rispetto e solidarietà: un cibo diffuso diventa nutriente nella misura in cui se ne ritrova un senso volto alla crescita vera. I cammini confluiranno sabato 29 nel rinnovarsi del rito e poi, dato il tema, nella tavola della città preparata con tutte le scuole». Sono stati gli animatori dell’associazione a presentare nel dettaglio le iniziative. Maria Grazia Assenza ha illustrato il percorso con i bambini delle scuole materne e con gli alunni delle scuole elementari e medie. Dario Cerruto ha puntato l’attenzione sul torneo di calcio sociale che ha una regola: in campo vanno tutti, chi sa giocare e chi non ha mai dato un calcio al pallone. Niente arbitro e punteggi alle squadre attribuiti dagli insegnanti sulla base anche del comportamento dei ‘giocatori’. Un momento è previsto anche con i giovani, come ha spiegato Cristian Modica: una riflessione curata da padre Giovanni Salonia. Il momento clou, quello del 29, è stato illustrato da Fabio Sammito. Presenti in conferenza stampa, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il vice sindaco, Giorgio Linguanti, e il vicario foraneo di Modica, don Umberto Bonincontro, il quale, complimentandosi con l’iniziativa, ha detto: «Il seme piantato sta crescendo bene e darà frutti meravigliosi».