Dal 6 all’8 aprile è in programma a Terrasini il “Festival Olimpico della Pace”
Partecipa il Corpo Consolare di Palermo: “Lo sport quale veicolo di pace e sviluppo”
TERRASINI – Giovedì 6 aprile si celebra la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace. La ricorrenza è stata ideata dal CIO, stabilendo così un legame indissolubile con la data d’inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896, allo scopo di esaltare il potere dello sport nel guidare il cambiamento sociale, unire le persone e promuovere una cultura di pace.
Con l’occasione, dal 6 all’8 aprile a Terrasini è in programma il “Festival Olimpico della Pace”. Saranno tre giorni in cui verranno coinvolte diverse scuole del territorio di Carini e Terrasini, oltre a istituzioni locali e nazionali, che culmineranno l’8 aprile, alle 11, in una partita in programma nello stadio comunale di Terrasini, fra la Nazionale Italiana Calcio Trapiantati e il gruppo Sportivo e artistico del C.I.A.S, “GenerazioneInAzione”.
Il Festival Olimpico della Pace è patrocinato dal Corpo Consolare di Palermo, composto da 35 consoli (di cui 32 onorari e 3 di carriera) di vari Paesi di tutto il mondo presenti nel capoluogo siciliano. Una partecipazione dal forte valore simbolico, nella considerazione che lo sport possa e debba rappresentare una grande possibilità di incontro fra Paesi, realtà e culture differenti, in modo da costruire un futuro di sviluppo e di pace. Per l’occasione, alcuni consolati hanno coinvolto cittadini degli Stati da loro rappresentati, che giocheranno a calcio nel nome della pace.
La tre-giorni è promossa dal C.I.A.S, (Cristian Istituite Art&Sport) presieduto da Rosa Russo, in collaborazione con il Comune di Terrasini, il Corpo Consolare di Palermo, la F.I.G.C LnD Sicilia, La Universal Peace Federation, L’Accademia Pugilato di Carini, insieme a divese scuole medie inferiori e superiori del territorio tra cui Its Calderone e Ninni Cassarà e la Nazionale Italiana Calcio Trapiantati.
“Questa giornata mondiale – osserva il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon – sottolinea il potenziale dello sport nel sostenere i progressi nel campo dei diritti umani, nell’eliminare barriere e promuovere la solidarietà globale”.