Sabato 19 marzo, ore 18.00, al Grand Hotel Et Des Palmes di Palermo
Il direttore Nino Graziano Luca: «Il nostro Gran Ballo è l’unico che propone da sempre le coreografie su tutte le musiche ballabili originali del film»
PALERMO – Torna in scena il “Gran Ballo del Gattopardo”, l’evento che far rivivere l’atmosfera romantica di Don Fabrizio, Angelica e Tancredi, i protagonisti del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Reduce dai numerosi successi internazionali, la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca si esibirà sabato 19 marzo 2016, alle 18.00, al Grand Hotel Et Des Palmes di Palermo. «Il Gattopardo rimane un classico letterario e cinematografico intramontabile – ha affermato Nino Graziano Luca – siamo ormai giunti alla ventiduesima edizione del Gran Ballo curato dalla Compagnia. L’opera letteraria, oltre a offrire la più verosimile narrazione del risorgimento in Sicilia vissuta dalla élite ottocentesca, è uno straordinario compendio dei costumi e della società dell’epoca, stretta nella morsa tra le istanze di libertà e progresso, e l’ancient régime che stava per tramontare: tutto questo è stato riproposto fedelmente nel capolavoro cinematografico di Luchino Visconti, un film che ancora oggi fa scuola. Il nostro evento – ha continuato – prende le mosse dall’indimenticabile scena della pellicola riproponendo le coreografie originali del valzer e anche della quadriglia».
I partecipanti, provenienti da diverse parti d’Italia e da alcune capitali europee, danzeranno sulle note di contraddanze, polche e mazurche frutto dell’accuratezza filologica delle ricerche di Nino Graziano Luca: «L’evento inizierà nel primo pomeriggio con la visita della Compagnia a Palazzo Ganci, il set originale della scena del ballo nella pellicola di Visconti, in serata si proseguirà al Grand Hotel Et Des Palmes con la nostra esibizione. Ci saranno anche momenti di lettura dei brani più significativi del romanzo – ha continuato – e un repertorio musicale che spazia da Verdi a Nino Rota, da Strauss a Puccini, passando per le arie d’Opera e i classici napoletani. I costumi del Gran Ballo del Gattopardo – ha concluso – sono stati realizzati da sartorie artigianali richiamandosi ai quadri ottocenteschi, alle illustrazioni d’epoca o alle indicazioni ricavate dalle opere letterarie di Dickens, Balzac, Flaubert, Mann, Tolstoj, Stendhal».