RAGUSA – “Approssimandosi la scadenza elettorale, quella del prossimo anno naturalmente, siamo convinti che, per la fretta di recuperare il tempo perduto, saranno sempre più frequenti gli errori che l’Amministrazione comunale pentastellata concretizzerà”. Ad affermarlo i consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo l’ennesima trovata della Giunta Piccitto, “in realtà programmata – sottolineano i due esponenti dem – dall’assessore di Comiso, Salvatore Corallo, che, ancora una volta, ha dimostrato di non essere un profondo conoscitore, e non potrebbe essere altrimenti abitando nella cittadina casmenea, delle esigenze dei ragusani. Ci riferiamo, ovviamente, alla rotatoria di piazza Libertà che non solo ha avuto come diretta conseguenza l’eliminazione di una serie di parcheggi a pagamento ma rischia di snaturare, e non lo diciamo solo noi ma in proposito sono intervenuti anche la Soprintendenza, le associazioni di categoria e gli ordini professionali, la natura stessa della piazza. Ma cosa ci sarebbe voluto, da parte dell’Amministrazione, ad avviare un confronto con chi di dovere, anche perché è stato attivato proprio in questi giorni un tavolo sul centro storico, prima di prendere una decisione così importante sul futuro della nostra città? E tutto ciò per non parlare della scelta improvvida di silurare il progetto della precedente Amministrazione, solo per partito preso, quando lo stesso, invece, era stato al centro, questo sì, di una serie di confronti e di valutazioni da parte di una commissione composta da esperti del settore. Sintomatico, tra l’altro, quanto sostiene oggi l’ex assessore pentastellato Stefania Campo, la quale, da professionista, era stata promotrice del progetto, che prende posizione contro la rotatoria in questione. Non capiamo, inoltre, perché la Giunta Piccitto non abbia assunto un provvedimento legato alla democrazia popolare coinvolgendo i cittadini con i vari sistemi che si fregia di possedere (a cominciare da “Voto facile”) allo scopo di comprendere il reale orientamento dei ragusani. E’ l’unica “opera” (chiamiamola così) dei Cinque Stelle dopo quattro anni e mezzo di attività per il centro storico superiore. E’ il massimo che sono riusciti a produrre? Davvero poco, soprattutto in presenza di una progettualità più specifica che avrebbe garantito al sito una reale riqualificazione. Il Pd difende il patrimonio artistico, storico e architettonico. Sebbene, in questo caso, sia espressione di un particolare periodo, non assolutamente coincidente con la storia e i sistemi valoriali del nostro partito, la piazza è comunque un’opera di pregio da salvaguardare. E’ un patrimonio che va tutelato e non violentato come sta facendo la Giunta Piccitto”. Il Pd, inoltre, sta valutando se avviare una raccolta firme per convincere ancora di più l’Amministrazione comunale a compiere un passo indietro e a sospendere tale sperimentazione.