Una nuova pagina quella che si è aperta, questa mattina, per Davide Stival con la firma del contratto di assunzione, a tempo determinato, presso il comune di Vittoria. Un’importante occasione per Davide che da domani prenderà servizio a Palazzo Iacono e, in questo modo, potrà seguire da vicino il fratellino di Loris di cui ha ottenuto l’affidamento.
La firma del contratto è avvenuta alla presenza del dirigente del settore Risorse umane, Salvatore Troia e del primo cittadino di Vittoria Guseppe Nicosia che ha dichiarato:”Questa è l’occasione per ribadire che sarei contento di risolvere i problemi dei tanti Vittoriesi che chiedono un lavoro, ma c’era un solo posto a disposizione e ho scelto di offrirlo ad un padre che è stato colpito da una tragedia e che ha assoluta necessità di stare accanto al proprio bambino, così come il bambino ha assoluto bisogno di avere accanto a sé il papà”.
Il profilo professionale di Davide Stival è quello di “esecutore di servizi amministrativi – categoria B e avrà il compito di svolgere attività d’ufficio e, all’ occorrenza, la mansione di autista.
“Spero che il nostro gesto – aggiunge Nicosia – serva da sprone ad altre istituzioni, come la Regione e lo Stato, che di fronte a un caso doloroso come quello della famiglia Stival avrebbero dovuto avvertire il bisogno di intervenire”.
Il primo cittadino ha spiegato inoltre che tutti i passaggi che hanno portato all’assunzione sono stati concordati con il legale di Stival, l’avvocato Daniele Scrofani “che ha dimostrato di seguire la vicenda non solo dal punto di vista professionale, ma anche da quello umano”.
“Lo ha voluto accanto come un fratello maggiore – ha detto l’avvocato Scrofani ai microfoni di Fanpage. E’ un bel gesto perché darà a Davide una ‘ragione’ alla propria giornata”
L’avvocato, nel corso dell’intervista rilasciata a Fanpage, ha spiegato anche cosa è accaduto nel corso dell’ultimo colloquio in carcere tra il suo assistito e Veronica Panarello:”E’ innegabile ha detto – che ci sia stato un aumento della tensione in occasione dell’ultimo incontro in carcere, e non nego che ci sia stato un leggero contatto tra i coniugi. I due erano accanto e, all’interno di una crescente polemica verbale, Davide ha toccato la moglie con i polpastrelli di una mano. A quel punto le guardie si sono limitate a dire a voce: ‘Ragazzi, diamoci una calmata’. Non c’è stato alcun pugno”.
In merito poi alla richiesta della Panarello di indagare anche sui familiari di Davide Stival, Scrofani ha replicato: “Mi pare che fare una sventagliata di puntualizzazioni e verifiche nei confronti di tutti significa non farla nei confronti di nessuno”.
Ed aggiunge:”E’ un momento pesante e c’è tensione. Davide non crede alla moglie e lei vorrebbe il marito al suo fianco. I due, di fatto, sono separati da 5-6 mesi”.