ROMA – Nell’annunciare l’abolizione anche per il 2016 della tassa sui licenziamenti, l’on. Paola De Micheli, sottosegretario all’Economia, ha detto che il Parlamento ha introdotto «provvedimenti richiesti dal mondo del lavoro». Ovvero dall’Ancl: «Siamo molto soddisfatti di questa decisione – afferma Francesco Longobardi, presidente nazionale del sindacato unitario dei consulenti del lavoro – perché dimostra che il legislatore, quando vuole, sa accogliere le istanze di chi porta valide proposte».
L’emendamento al decreto Milleproroghe annunciato da De Micheli, infatti, prevede la proroga anche per il 2016 dell’esonero dal pagamento del contributo di licenziamento, la cosiddetta “tassa”, in caso di cambio appalto, quando le nuove assunzioni avvengono in osservanza delle clausole sociali. L’Ancl ha sempre considerato questo specifico finanziamento della Naspi un esborso inutile dato che i lavoratori di fatto non restano disoccupati nemmeno un giorno: un mese fa, inoltre, il sindacato ha inviato ai ministri competenti e ai parlamentari due documenti di osservazioni e suggerimenti migliorativi al Jobs Act in cui, fra i punti toccati, si sottolineava proprio la necessità di «prorogare l’esenzione e possibilmente renderla stabile».