Palermo, 25 settembre 2015 – “Palermo è ancora un cantiere a cielo aperto e lo sarà ancora per almeno un paio di anni. Non è accettabile – dice Patrizia Di Dio, Presidente di Confcommercio Palermo – che i cittadini, le imprese e i turisti debbano subire le pesanti conseguenze di ritardi che crescono in progressione geometrica per l’inefficienza di alcuni burocrati”.
“Questi cantieri, che sono senz’altro necessari e di certo portatori di innovazione e modernità, hanno però ridotto la viabilità di intere strade, inibito l’accesso agli esercizi commerciali e artigianali ricadenti nelle aree interessate dai lavori, contribuendo così a determinare nuove isole di povertà. Non è nostra intenzione colpevolizzare il Comune per la realizzazione di simili opere – continua la Di Dio -, tuttavia i commercianti e gli artigiani che vi operano, in molti casi hanno già gettato la spugna chiudendo i battenti e chi ha deciso di resistere è stremato da una situazione oggettivamente penalizzante sotto il profilo economico”.
“Confcommercio Palermo si è fatta portavoce di questo pesante disagio e aveva chiesto, già a ottobre dello scorso anno, all’Amministrazione Comunale di intervenire con una fiscalità di “vantaggio” in queste aree. La normativa vigente, infatti – aggiunge la Di Dio – dà la possibilità agli Enti Locali di deliberare speciali esenzioni, deduzioni ed agevolazioni in materia di tributi locali a favore degli operatori economici costretti a subire disagi per la realizzazione di opere di pubblica utilità”.
“A questo punto riteniamo indispensabile che l’Amministrazione comunale dia risposte concrete e in tempi brevi su questa che sarebbe, semmai, una fiscalità di sopravvivenza più che di vantaggio – conclude la Di Dio -, da applicare a quelle zone della città interessate dai lavori, con il fine di evitarne la desertificazione commerciale ed artigianale e la creazione di nuova disoccupazione e povertà”.