DiMattina del 2 settembre 2024 – La democrazia è sopravvalutata

Leggendo l’editoriale di Travaglio (di gran lunga il migliore, dopo la dipartita di Scalfari) si capisce che per alcuni poteri forti o, in alcuni casi, primedonne la democrazia ha la stressa importanza che io do alle regate di Luna Rossa.

Prendiamo ad esempio la Francia dove Macron, dopo aver perso tre elezioni, rifiuta di conferire l’incarico alla prima forza parlamentare, una formazione progressista guidata da Lucie Castets.

Cioè, mentre quando era disperato, i voti della sinistra gli servivano come l’oro, ora invece la stessa sinistra gli fa schifo perché, cito testualmente “Se nomino la Castets, lei abrogherà la riforma delle pensioni e aumenterà il salario minimo a 1.600 euro”. Tutto logico. In pratica, se la sinistra va al potere e porta avanti politiche di sinistra, questo non va bene al Napoleone d’oltralpe.

Ma non dobbiamo meravigliarci solo dei nostri cugini francesi, anche noi abbiamo avuto veri e propri colpi di Stato imposti dall’alto (vedi Mario Monti) in spregio alla volontà popolare.

Un caso eclatante accadde nel 2018, quando il M5S stravinse le elezioni e si accordò con la Lega. Tuttavia, Conte fu rimandato indietro da Mattarella (anche i migliori sbagliano) perché i c.d. mercati non volevano all’Economia il prof. Savona, malvisto in Europa.

L’ultimo schiaffo alla democrazia avvenne nel 2021 con il trio delle meraviglie Renzi-Mattarella-Draghi contro il Conte-2, miglior governo italiano negli ultimi 30 anni, ma anch’esso non piegato ai mercati e alle rigide regole dell’Unione Europea.

Insomma, ci consegnano la tessera elettorale e noi andiamo a votare (in realtà, sempre meno proprio a causa delle dinamiche testé descritte), ma poi fanno tutto loro. Ma sicuro che siamo ancora in un sistema democratico?