Nei giorni scorsi abbiamo subito una grave perdita in ordine al mondo della satira, con l’uscita di scena del mitologico Ministro Sangiuliano. Ma non siamo rimasti scoperti, dato che nel Governo c’è chi tiene ben salda la bandiera della cazzata mondiale. Stiamo parlando del Ministro Lollobrigida, ex cognato d’Italia dopo la separazione con la sorella della Meloni, che in questi mesi ci ha regalato delle perle da custodire con cura.
Partiamo da una delle ultime, quando il nostro Vate, intervistato dall’agenzia Viva, dichiarava: “Quanto è importante stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare… Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?”. Capito? Bastava una carbonara e il vino dei castelli e a quest’ora in Ucraina e a Gaza si starebbe benissimo.
Passiamo all’aprile del 2023, quando in occasione del congresso del sindacato Cisal, Lollo affermò testualmente: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”. Il concetto della sostituzione etnica è una teoria molto diffusa in ambienti neofascisti che sostiene che esista una cospirazione globale per sostituire i bianchi, ma il Nostro ha poi tenuto a precisare che non sa nulla di teorie suprematiste. Nel frattempo, come logico, la sua frase ha scatenato l’inferno.
Ci spostiamo, invece, adesso in un terreno caro al nostro Ministro, quello del teatro dell’assurdo. Difatti, nel giugno 2023, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, Lollobrigida afferma: “Una donna non si dovrebbe toccare nemmeno con un fiore dice un proverbio, e invece tratterò un argomento che è quello della produzione dei fiori e delle piante nella nostra nazione”. No comment.
E quella sul vino? Come dimenticarla! Il 28 settembre 2023 in collegamento al Festival del Trentodoc il ministro dell’Agricoltura interviene in difesa del comparto vitivinicolo, criticando chi «tenta di criminalizzare il consumo» di vino e indica invece una nuova strada per promuoverlo: «abbinando il consumo di vino al benessere fisico con gli eventi sportivi». Già me li vedo i calciatori che a bordo campo si fanno lanciare i tavernelli al posto del Gatorade.
Ma Lollobrigida ci ha lasciato un’altra grande lezione. Al Meeting di Rimini del 23 agosto 2023, il Nostro afferma: “Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi”. Immaginate il putiferio che ha suscitato questa ennesima perla di un Ministro per caso.
Chi manca ancora da far arrabbiare? Ah, i siciliani, in effetti. Durante il question time del 10 maggio, al Senato prende la parola il ministro Lollobrigida, che risponde all’interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio sugli effetti della crisi climatica nella produzione vitivinicola del Piemonte. Lollobrigida dice: “Per fortuna quest’anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia, e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene”, cioè il Piemonte. Che culo!
Per concludere, più che gaffe siamo di fronte ad un abuso di potere quando il 22 novembre 2023 il ministro Lollobrigida, all’interno di un frecciarossa che lo deve portare a Napoli e poi a Caivano, all’inaugurazione di un parco, fa fermare il treno a una fermata non prevista a Ciampino e scende con i suoi collaboratori e con un’auto blu prosegue il suo viaggio. Da incorniciare la giustificazione postuma: “Non ho commesso nessun abuso, ho chiesto, come qualsiasi cittadino…”. Già, come un Lollo qualunque.